La "reductio ad hitlerum" e l'ipocrisia dell'occidente

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La "reductio ad hitlerum" e l'ipocrisia dell'occidente

Reductio ad hitlerum. 

L'Occidente ha bisogno che i suoi nemici siano 'dittatori'.

Doveva esserlo MIlosevic, presidente eletto di uno stato dove Belgrado era amministrata dall'opposizione che aveva vinto le elezioni. 

Nel discorso pubblico passa per dittatore Putin, che certamente incarna il modello di una democrazia autoritaria che trova molti ammiratori, ma è pur sempre presidente eletto in maniera più regolare di taluni presidenti degli Usa, in elezioni con moltissimi partiti in competizione e in un paese dove a tutti i cittadini è consentito di votare, senza le interdizioni razziali o censitarie che ostacolano il voto in molti degli Stati Usa. 

Opera il convincimento, talmente asserito da potersi ritenere genuino, che guerre stragi misfatti oppressioni possano essere compiuti solo da 'dittature'. Un autoinganno abbastanza ipocrita che si basa su sostanziale ignoranza della storia.

E' la prima democrazia moderna nata dalla rivoluzione americana che si fonda sullo sterminio dei nativi e sulla schiavitù degli afroamericani.

Erano Stati con libere istituzioni la Francia coloniale che opprimeva vietnamiti e algerini e il Regno Unito che governava talora con pugno di ferro le colonie sparse su tutto il pianeta. E anche il Sudafrica dell'apartheid era retto da istituzioni libere e democratiche per la razza superiore.

Ancor oggi 'l'unica democrazia del Medio Oriente' è uno Stato orgogliosamente colonialista e razzista, che pratica l'apartheid e occupa militarmente dal 1967 territori altrui.

Gianpasquale Santomassimo

Gianpasquale Santomassimo

Storico e docente italiano. Ha insegnato presso il Dipartimento di storia dell'Università di Siena. Autore di "Antifascismo e dintorni" (Manifestolibri, 2004)

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