Israele attacca Yemen, Libano, Siria e Gaza in un solo giorno
Israele, nella sua furia genocida non si limitato ad attaccare la Striscia di Gaza, dove, solo nella giornata di ieri, ha ucciso 54 palestinesi, ma ha esteso i suoi raid in Libano e Siria fino allo Yemen.
Con la supervisione degli USA, Tel Aviv ha condotto un’operazione aerea contro lo Yemen impiegando "30 aerei da guerra israeliani hanno partecipato all'attacco", hanno riferito i media israeliani citando una fonte dell’occupazione israeliana.
Decine di aerei hanno attaccato il porto di Al-Hudaydah e una fabbrica di cemento a Bajil. Secondo i funzionari israeliani, "l'attacco è stato coordinato con gli Stati Uniti, ma è stata un'operazione israeliana".
Il Ministero della Salute yemenita ha riferito che almeno 21 civili sono rimasti feriti nel raid aereo israeliano contro la fabbrica di Al-Hudaydah.
Un funzionario della sicurezza israeliana citato dal quotidiano ebraico Yedioth Ahronoth ha precisato che "circa 50 bombe sono state sganciate sul porto di Al-Hudaydah e sui suoi dintorni durante l'attacco".
Intanto, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato una nuova offensiva nella Striscia di Gaza assediata, avvertendo che sarà un'intensa operazione militare volta a sconfiggere Hamas, ma non è entrato nei dettagli di quanta parte del territorio dell'enclave assediata verrà conquistata.
In un videomessaggio in ebraico su X, Netanyahu ha ribadito che la popolazione palestinese di Gaza "verrà spostata, per la sua stessa protezione".
In un'intervista all'AFP, Basem Naim, alto funzionario di Hamas, ha dichiarato: "Non ha senso avviare colloqui o prendere in considerazione nuove proposte di cessate il fuoco finché nella Striscia di Gaza continuano la guerra della fame e la guerra di sterminio".
Allo stesso tempo, ha invitato la comunità internazionale "a fare pressione sul governo Netanyahu affinché ponga fine ai crimini di fame, sete e uccisioni" a Gaza.
Dal 7 ottobre 2023, diciotto mesi di attacchi israeliani hanno ucciso più di 52.000 palestinesi a Gaza, tra cui migliaia di bambini, e ne hanno feriti circa 120.000.
Da parte sua, l'ONU ha denunciato che il piano di Israele di espandere le operazioni a Gaza porterà alla morte di innumerevoli civili e alla distruzione generalizzata della zona.
In una dichiarazione citata martedì dall'emittente qatariota Al Jazeera, Stéphane Dujarric, portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ha messo in guardia contro la decisione di Tel Aviv di espandere le operazioni militari nella Striscia di Gaza.
Ha ricordato che la misura porterà all'uccisione di innumerevoli civili e alla distruzione diffusa nella Striscia di Gaza: "La violenza a Gaza deve finire ora e l'uccisione di civili deve cessare.”
Il portavoce ha inoltre espresso profonda preoccupazione per il peggioramento della situazione umanitaria nell'enclave assediata, avvertendo che quasi due milioni di persone rischiano di morire di fame a causa del persistente blocco israeliano e dell'ostruzione degli aiuti umanitari.
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