Il Venezuela commemora 214 anni d'indipendenza: "Liberi da ogni impero"
Maduro esalta la FANB: "Forza anticolonialista nata per affrontare e ridurre in cenere gli imperi"
Storia e patriottismo a Caracas nelle celebrazioni per il 214° anniversario della firma dell'Atto d'Indipendenza del Venezuela. Il Presidente Nicolás Maduro, nel cuore della parata militare e popolare all'Università Militare Bolivariana, ha definito il 5 luglio una giornata di "gloria" e "ribellione anticoloniale". Un giorno in cui la nazione, ha affermato con orgoglio, "ruppe le catene di 300 anni di colonialismo e saccheggio imperialista".
Dal Patio de Honor, Maduro ha reso omaggio al valore e alla lealtà della Forza Armata Nazionale Bolivariana (FANB), erede del coraggio dei libertadores Simón Bolívar e Antonio José de Sucre. "Trasmettete i miei complimenti a tutti i membri della nostra Forza Armata", ha esortato il Comandante in Capo, sottolineando la doppia celebrazione: "Non festeggiamo solo la nostra istituzione militare, ma il giorno in cui il nostro popolo conquistò la libertà".
Il leader bolivariano ha attribuito un significato profondo e attuale all'Atto d'Indipendenza, esortando a discuterlo "nelle aule, nei consigli comunali e in ogni angolo della Patria". "È la bussola che ci guida in questo XXI secolo di lotte e vittorie", ha dichiarato, ricordando che il 5 luglio 1811 segnò la nascita della Repubblica sovrana venezuelana.
Le celebrazioni sono iniziate all'alba con l'alzabandiera al Panteón Nacional e gli onori al Libertador Simón Bolívar. Il Ministro della Difesa, Vladímir Padrino López, ha esaltato il ruolo di Bolívar nella liberazione "assoluta" del continente dal giogo spagnolo, definendolo "il faro guida della Rivoluzione Bolivariana". Padrino ha anche riconosciuto il lavoro dell'Assemblea Nazionale "in difesa della democrazia" e delle Forze Armate, impegnate a proteggere la sovranità "in tutti gli spazi geografici".
Solidarietà internazionale è giunta da Nicaragua e Cuba. Managua ha inviato "fraterne e calorose felicitazioni", riconoscendo che l'indipendenza venezuelana diede inizio "alla gesta storica per la libertà nella nostra America". Il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodríguez ha rinnovato il sostegno e la solidarietà con "la Rivoluzione bolivariana e chavista e la sua unione civico-militare".
Attraverso i social media, Maduro ha espresso soddisfazione per "il dovere compiuto" nel preservare "il bene più prezioso": l'indipendenza e la sovranità. "Oggi possiamo dire: Abbiamo mantenuto fede! Siamo una Patria libera, sovrana, indipendente e, soprattutto, in Pace", ha scritto, rendendo omaggio alla "generazione di Libertadores e Libertadoras" che scelse "dignità e ribellione" anziché la sottomissione.
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Con un messaggio diretto, Maduro ha respinto ogni nuova pretesa di dominazione: "Di fronte all'impero nordamericano e ai vecchi colonialisti d'Europa, abbiamo ribadito la nostra volontà assoluta: la Repubblica Bolivariana del Venezuela è e sarà una nazione libera, sovrana, indipendente e ribelle". Il Presidente ha dedicato un saluto speciale alla FANB, protagonista della giornata, lodandone l'impegno per la pace e la stabilità. "È il giorno della perfetta unione civico-militare, il giorno del popolo in armi", ha affermato, definendo la FANB "una forza anticolonialista nata per affrontare e ridurre in cenere gli imperi", fondata sui principi degli eroi nazionali. Una forza, ha concluso, che rimane "la colonna vertebrale perpetua" dell'unità, delle garanzie costituzionali e della sicurezza della nazione.