Il paese è fallito. Questa campagna elettorale lo attesta definitivamente

6691
Il paese è fallito. Questa campagna elettorale lo attesta definitivamente

 

La campagna a elettorale attesta una volta di più che il paese è fallito. I partiti della prossima legislatura non hanno le capacità minime per affrontare le questioni più urgenti: crisi energetica, clima, declino dell’Ue, tensioni nel Mediterraneo, politiche di riarmo, guerra in Ucraina, espansione della Nato, crisi di Taiwan sono solo alcuni dei temi che riguardano da vicino l’Italia e la sua economia.

Nemmeno la politica interna è al centro della discussione politica. Non si parla di lavoro, né di progetti industriali per il paese. Siamo reduci da una grandissima crisi dovuta al Covid e alla saturazione degli ospedali, ma il tema del potenziamento del sistema sanitario nazionale non compare in alcun dibattito, benché sia presente nei programmi di Unione popolare e M5S. Proprio di questi giorni è però la notizia di 500 medici cubani che verranno integrati in Italia a causa della penuria di personale.
 
Ma che razza di paese siamo?
 
La campagna elettorale è tutta orientata sull’agenda della destra reazionaria e su questioni come la flat tax e il presidenzialismo. nessun tema di sinistra è all’ordine del giorno. Fa del resto davvero orrore lo spettacolo delle candidature. I partiti si sono ridotti ad album di figurine da comporre secondo i livelli di notorietà dei candidati e non sul progetto politico. La coalizione del Pd, tanto per fare un esempio abbastanza noto, è in grado di tenere insieme Crisanti e Camusso, Cottarelli e Saumahoro…

Paolo Desogus

Paolo Desogus

Professore associato di letteratura italiana contemporanea alla Sorbonne Université, autore di Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema per Quodlibet.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Burevestnik: il game changer della Russia di Giuseppe Masala Burevestnik: il game changer della Russia

Burevestnik: il game changer della Russia

La triste deriva del movimento pro-Pal di Michelangelo Severgnini La triste deriva del movimento pro-Pal

La triste deriva del movimento pro-Pal

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin di Francesco Santoianni La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia di Marinella Mondaini “Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Cina e Russia non temono più l'Occidente di Michele Blanco Cina e Russia non temono più l'Occidente

Cina e Russia non temono più l'Occidente

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti