Il neocolonialismo cinese in Africa è un’invenzione dell’imperialismo occidentale

1849
Il neocolonialismo cinese in Africa è un’invenzione dell’imperialismo occidentale

di Daniele Burgio, Massimo Leoni e Roberto Sidoli

La ricercatrice statunitense D. Bräutigam aveva pubblicato sul Washington Post un’interessante e ben documentato articolo che demolisce alcune delle peggiori falsità elaborate in terra occidentale rispetto al presunto carattere predatorio e imperialista della presenza cinese all'interno del continente africano.[1]

 

Innanzitutto la Bräutigam ha eliminato dalla scena politica mondiale la ridicola menzogna secondo cui, nel corso degli ultimi decenni, i cinesi avrebbero acquistato terreni agricoli in Africa per un'estensione di 6 milioni di ettari, e cioè circa l'uno per cento di tutto il suolo coltivabile del continente africano.  

 

Attraverso una meticolosa ricerca durata tre anni, Bräutigam e i suoi collaboratori hanno dimostrato come l'acquisto di terre in Africa da parte dei cinesi risultasse invece pari a 240000 ettari: ossia a solo il 4% sui presunti 6 milioni di ettari, oltre che lo 0,03% dell'intera zona coltivabile nel continente nero.

 

Il secondo mito diffuso dal concretissimo imperialismo occidentale, oltre che da buona parte della sinistra "antagonista", riguarda invece la supposta natura predatoria dei prestiti cinesi, prevalentemente statali, forniti alle diverse nazioni africane.

 

Bräutigam ha verificato, esaminando l'insieme dei 95,5 miliardi di dollari di prestiti concessi dalla Cina agli stati africani nel periodo compreso tra il 2000 e il 2015, come ben il 40%, e quindi quasi la metà dei prestiti di Pechino, si siano riversati sul settore della produzione, trasmissione e distribuzione dell'energia, soprattutto elettrica: il tutto in un continente nel quale, dopo tre secoli di generosissimo traffico degli schiavi da parte del civile Occidente e di altri tre secoli di generosissimo imperialismo occidentale, ivi compreso quelli rivolti al genocidio di Belgio e Germania, seicento milioni di africani purtroppo non hanno ancora accesso all'elettricità.[2]

 

Un altro 30% dei prestiti cinesi dal 2000 al 2015 è stato destinato inoltre al processo di modernizzazione delle infrastrutture e dei trasporti (strade, ferrovie, porti, ecc.) in Africa interessando un segmento essenziale, ma quasi completamente ignorato dal colonialismo/neocolonialismo occidentale: senza poi contare i cospicui finanziamenti di Pechino a Internet, al sistema educativo e a quello sanitario dei diversi stati africani.[3]

 

In questo quadro generale non sorprende certo che, ancora a fine agosto del 2021, il quotidiano anticomunista Il Giornale fosse costretto a malincuore a titolare "Pechino conquista l'Africa con i sieri" contro il Covid-19: tra l'altro riportando l'indiscutibile testimonianza di un medico italiano impegnato in prima persona in Africa, il quale accusava il mondo occidentale di "accaparramento " rispetto alle dosi dei vaccini contro il coronavirus.

 

[1] D. Bräutigam Opinion: U.S. politicians get China in Africa all wrong April 12, 2018 in washingtonpost.com

[2] D. Bräutigam, op. cit.

[3] D. Bräutigam, op. cit.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

"I nuovi mostri" - Roger Waters "I nuovi mostri" - Roger Waters

"I nuovi mostri" - Roger Waters

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA di Fabrizio Verde Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina di Giuseppe Masala Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

"Gaza ha vinto!" A Genova venerdì 21 novembre la prima proiezione di Michelangelo Severgnini "Gaza ha vinto!" A Genova venerdì 21 novembre la prima proiezione

"Gaza ha vinto!" A Genova venerdì 21 novembre la prima proiezione

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Ma che c'entra La Russa con Pasolini? di Paolo Desogus Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo di Alessandro Mariani Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Nessun altro posto di Giuseppe Giannini Nessun altro posto

Nessun altro posto

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire di Michele Blanco La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti