Il governatore della Banca Centrale francese considera l'idea di stampare denaro per realizzare il cosiddetto ‘helicopter money’
La pandemia di coronavirus provocherà una crisi economica molto profonda. Ingenti saranno i fondi necessari a fronteggiarla per il meglio. Il governatore della Banca Centrale di Francia, François Villeroy de Galhau - secondo quanto riporta il Financial Times - ha prospettato l’idea di stampare denaro e darlo direttamente alle aziende, affermando che tali misure potrebbero essere concepibili se necessario per combattere una grave deflazione.
François Villeroy de Galhau, che è anche membro del consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, ha dichiarato in un discorso tenuto mercoledì che se ci fosse "un grave rischio per la stabilità dei prezzi", sarebbe possibile considerare che una "banca centrale creerebbe denaro su una base duratura per finanziare direttamente le imprese”, realizzando così l’ormai famigerato ‘helicopter money’ che vari paesi hanno preso in considerazione o stanno per realizzare come Stati Uniti ed Hong Kong.
Mentre la BCE ha aumentato enormemente i suoi acquisti di obbligazioni sovrane e societarie in risposta alla crisi del coronavirus, ha evitato di discutere la possibilità di "helicopter drops" che consegnano il denaro della banca centrale direttamente alle imprese o agli individui. L'idea probabilmente incontrerà la resistenza di membri più conservatori del consiglio direttivo della BCE, come il capo della Bundesbank tedesca Jens Weidmann, che in precedenza si sono lamentati del fatto che offusca il confine tra politica monetaria e fiscale.
Villeroy ha affermato che il recente calo dell'inflazione - che recentemente è sceso allo 0,7 per cento nella zona euro, molto al di sotto dell'obiettivo della BCE di quasi il 2 per cento - "alimenta un pensiero molto più speculativo e complesso sulla politica monetaria post-crisi".
La mossa di Villeroy è arrivata dopo che la BCE ha fornito gran parte della risposta iniziale della zona euro alla recessione economica avviando un programma di acquisto di obbligazioni da 750 miliardi di euro, mentre i politici dell'UE continuano a litigare su quali azioni comuni intraprendere. Con i paesi del nord, Germania e Olanda in testa, che si oppongo a qualsiasi ipotesi di mutualizzazione del debito così come al lancio di eurobond.