Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

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Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"


di Clara Statello per l'AntiDiplomatico

La Camera dei deputati degli Stati uniti ha finalmente approvato sabato lo stanziamento di $61 miliardi per l’Ucraina, dopo mesi di stallo al Congresso per l’opposizione del GOP. Il disegno di legge ha avuto il via libera con 311 voti favorevoli, di cui 210 democratici e solo 101 repubblicani.

Il voto ha spaccato il partito di Trump: 112 repubblicani hanno votato contro, dopo una battaglia in aula a colpi di emendamenti, bocciati in aula uno dopo l’altro. Per questa ragione il pacchetto di aiuti per l’Ucraina ha ricevuto il minor numero di voti rispetto agli altri, ovvero l’assistenza per Israele (366 voti), Taiwan (385), il divieto di Tik Tok e la confisca dei beni russi (360).

Per entrare in vigore il testo dovrà fare un passaggio (dall’esito scontato) in Senato e ricevere la firma del presidente Joe Biden. Si prevede un cammino rapido, dal momento che Mike Schumer, il leader della maggioranza alla Camera Alta, ha annunciato che il voto si terrà martedì 23 aprile.

La legge era stata bocciata lo scorso dicembre dai senatori repubblicani, che avevano chiesto in cambio dell’adozione l’approvazione di durissime misure per la sicurezza dei confini. Da allora la bozza per l’assistenza all’Ucraina era bloccata al Congresso e Kiev non riceveva forniture militari da fine dicembre. Si nota che i repubblicani hanno lasciato cadere quella condizione e votato il testo senza alcun provvedimento contro l’immigrazione clandestina.

Il pacchetto di assistenza militare ed economica

Gli Stati Uniti stanzieranno la somma di $60,8 miliardi, così destinati:

  • $23,2 miliardi saranno utilizzati per ricostituire gli arsenali degli Stati Uniti, ridotti per gli invii a Kiev;
  • $11,3 miliardi - per le attuali operazioni militari statunitensi nella regione, come l’addestramento delle forze armate ucraine e la presenza militare nei paesi del fianco orientale della NATO;
  • $13,8 miliardi per l'acquisto di sistemi d'arma, prodotti e servizi per la difesa, sia forniture rapide che sistemi di armi che ancora essere prodotti. I missili a lungo raggio ATACMS sono inclusi tra le forniture. E’ prevista la modifica della gittata, per il momento stabilita a 300km;
  • $7,8 miliardi per il sostegno all’economia ucraina. Saranno stanziati sotto forma di prestito e serviranno a coprire il deficit di bilancio;
  • $26 milioni per la supervisione dell'assistenza fornita, che il disegno di legge rafforza.

Il presidente Biden dovrà stipulare, entro 60 giorni dall’adozione della legge, un accordo con il governo ucraino sulla restituzione dei fondi, che saranno disponibili per l'Ucraina fino al 30 settembre 2025. Ha il diritto di cancellare fino al 50% del debito dell’Ucraina non prima del 15 novembre 2024 (cioè dopo le elezioni, anche se Biden guiderà comunque il paese prima dell’insediamento di gennaio). E l’intero debito dopo il 1 gennaio 2026. Entrambe le azioni necessiteranno l'esame al Congresso di una relazione al presidente sulle ragioni di questa decisione. La Casa Bianca ha già fatto sapere che le prime forniture verranno inviate entro una settimana.

Il nuovo pacchetto salverà l’Ucraina?

Le prime forniture di armi dovrebbero includere sistemi di difesa Patriot e proiettili di artiglieria. Poi dovrà essere discusso l’invio degli ATACMS. Secondo il Wall Street Journal è improbabile che la nuova assistenza statunitense “cambi radicalmente il destino di Kiev”. Cioè non si risolve il problema principale delle forze armate ucraine: la mancanza di personale.

Con la difficile situazione dell’Ucraina sul campo di battaglia e con i successi ottenuti dalle truppe russe negli ultimi mesi, nella “migliore delle ipotesi, gli aiuti hanno il potenziale per aiutare l’Ucraina a contenere gli implacabili attacchi russi e a mantenere il territorio, consentendo potenzialmente a Kiev di bloccare le forze russe fino a quando gli alleati europei non potranno fornire ulteriori aiuti il   prossimo anno”, spiega il WSJ.

Intanto, per le prime settimane la situazione al fronte continuerà ad essere sfavorevole per le forze di Kiev, sostiene l’Institute for Study of War (ISW).

"La nuova assistenza statunitense non comincerà ad avere un impatto sulla situazione in prima linea per diverse settimane. Pertanto, la situazione in prima linea probabilmente continuerà a deteriorarsi durante questo periodo, soprattutto se le forze russe intensificheranno i loro attacchi", hanno scritto esperti militari.

"Le forze ucraine potrebbero subire ulteriori battute d'arresto nelle prossime settimane", ma molto probabilmente "saranno in grado di tenere a bada l'attuale offensiva russa se la rinnovata assistenza degli Stati Uniti arriverà rapidamente".

Inoltre non è ancora chiaro quale sarà l'entità della prima tranche di aiuti e cosa comprenderà. In ogni caso, la consegna degli aiuti richiederà “diverse settimane”, e ci vorrà tempo anche per distribuire quanto ricevuto.

Le reazioni

Il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha ringraziato i membri della Camera che hanno sostenuto il disegno di legge e personalmente Mike Johnson:

“Apprezziamo ogni segno di sostegno al nostro Paese e alla sua indipendenza, popolo e stile di vita, che la Russia sta tentando di seppellire sotto le macerie. L’America ha dimostrato la sua leadership sin dai primi giorni di questa guerra. Proprio questo tipo di leadership è necessaria per mantenere un ordine internazionale basato su regole e prevedibilità per tutte le nazioni”.

Il portavoce del Cremlino ha definito la decisione di fornire assistenza all'Ucraina “prevista” e “prevedibile”.

“ Ciò arricchirà ulteriormente gli Stati Uniti e rovinerà ulteriormente l’Ucraina, e moriranno ancora più ucraini”, ha aggiunto.

In merito alla legge sulla confisca dei beni russi ha annunciato misure ritorsive che tutelino gli interessi russi da parte di Mosca.

Non si è fatto attendere il commento della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova:

“L’assegnazione dell’assistenza militare da parte degli Stati Uniti all’Ucraina, a Israele e a Taiwan aggraverà la crisi globale: l’assistenza militare al regime di Kiev è una sponsorizzazione diretta di attività terroristiche, a Taiwan è un’ingerenza negli affari interni della Cina, a Israele è un’ingerenza diretta situazione che porta all’intensificazione di un aggravamento senza precedenti nella regione”.

Il miliardario Elon Musk ha commentato in risposta ad un tweet di David Saks:

“La mia più grande preoccupazione è che non esiste una strategia di uscita, ma solo una guerra perpetua in cui i bambini muoiono nelle trincee a causa dell’artiglieria o delle mitragliatrici e dei cecchini nei campi minati”, ha scritto Musk su X.

Si riporta infine il commento dell’analista militare Scott Ritter:

“A luglio, quando l’ultimo equipaggiamento militare acquistato per l’Ucraina con i soldi stanziati dal Congresso verrà distrutto dalla Russia e l’Ucraina dovrà seppellire altre 100.000 truppe, mentre le forze russe circonderanno Kharkov e libereranno l’intero Donbass… tutti i guerrieri da tastiera su entrambe le sponde dell’Atlantico che acclamano le azioni del Congresso degli Stati Uniti, alzeranno ancora una volta le loro voci in allarme. Chiederanno più dollari dei contribuenti americani. E il Congresso degli Stati Uniti si atterrà …fino all’ultimo ucraino”.

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