I BRICS si allargano: la "punizione" di Washington si chiama caos

6293
I BRICS si allargano: la "punizione" di Washington si chiama caos



di Alberto Fazolo 


Gli USA stanno destabilizzando il Medio Oriente, fomentando una serie di scontri che si possono trasformare in qualcosa dagli esiti imprevedibili. Il motivo di questo gesto criminale è lo stesso che ha animato la politica estera di Washington degli ultimi anni: contrastare il proprio declino a scapito di altri. Gli strumenti utilizzati per raggiungere lo scopo sono ancora destabilizzazione e guerra.

Lo scorso primo gennaio sono entrati a far parte dei BRICS Iran, Egitto, Etiopia, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Questi sono proprio i paesi che ora si trovano al centro di quella che si annuncia come una epocale tempesta.

Gli USA con il supporto di Israele stanno provando in ogni modo a trascinare l’Iran in un conflitto. Da prima indicandolo come mandante delle azioni del 7 ottobre in Palestina. Il giorno di Natale Israele con un raid in Siria ha ucciso un generale iraniano che vi svolgeva consulenza militare. Sempre Israele per uccidere un dirigente di Hamas che si trovava in Libano ha bombardato una sede di Hezbollah a Beirut (organizzazione notoriamente legata all’Iran). Il 3 gennaio durante le celebrazioni per il quarto anniversario dell’uccisione del generale iraniano Soleimani (assassinato dagli USA mentre si trovava in Iraq) sono esplosi degli ordigni causando più di cento morti. L’attentato è stato rivendicato da gruppi integralisti islamici. Ammesso e non concesso che la rivendicazione sia attendibile, rimane sempre il dubbio di quanto certi movimenti integralisti islamici siano autonomi e quanto alle dipendenze di Washington.

Da ottobre gli Houthi dello Yemen stanno conducendo delle azioni in solidarietà con la resistenza palestinese. Da prima hanno lanciato dei missili verso la città israeliana di Eilat, che affaccia sul Mar Rosso; nessun ordigno ha raggiunto l’obiettivo, sono stati tutti intercettati dalla contraerea delle navi militari USA lì schierate. Successivamente gli Houthi hanno preso a bersagliare le navi in qualche maniera riconducibili ad Israele. La risposta americana è stata quella di lanciare una coalizione militare navale (parzialmente naufragata prima ancora di partire, grazie alla defezione di Francia, Italia e Spagna). La coalizione sarebbe destinata al Mar Rosso su cui sono proiettati tre dei nuovi membri BRICS Egitto, Etiopia e Arabia Saudita, ma ha il comando in Bahrein, cioè nella penisola arabica, accanto ad Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, ma soprattutto di fronte alle coste dell’Iran. La coalizione navale potrebbe accendere un conflitto che va dal Mar Rosso al Golfo Persico, investendo tutta l’area in cui si trovano proprio i paesi nuovi membri dei BRICS.

La geografia e la tempistica non lasciano alcun dubbio: gli USA, proprio in questo momento, hanno destabilizzato la regione per punire quei paesi che si sono affrancati dalla sudditanza a Washington per avviarsi sul cammino che porta al nuovo ordine multipolare.




-----------------------


PROMO: SCAFFALE ORIENTALE



ACQUISTALI ORA AL PREZZO DI 35 EURO INVECE CHE 51 EURO
(SPEDIZIONE TRACCIATA GRATUITA)

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Trump-Zelensky, leggere la realtà di Marco Bonsanto Trump-Zelensky, leggere la realtà

Trump-Zelensky, leggere la realtà

 Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street di Giuseppe Masala  Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street

Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street

Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia? di Paolo Desogus Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia?

Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia?

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti di Geraldina Colotti Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La deriva di un continente in guerra di Giuseppe Giannini La deriva di un continente in guerra

La deriva di un continente in guerra

Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania di Antonio Di Siena Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania

Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania

Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi di Michelangelo Severgnini Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi

Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX" di Giorgio Cremaschi Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX"

Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX"

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti