Guerre finanziarie per il controllo politico dei media più popolari

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Guerre finanziarie per il controllo politico dei media più popolari


di Alessandro Volpi*

Guerre finanziarie per il controllo politico dei media più popolari. Nel dicembre del 2023, Warner Bros/Discovery, guidata da David Zaslav e dominata da BlackRock e Vanguard, principali azionisti, insieme al "cable cowboy", John Malone, convinto sostenitore della creazione di un monopolio nei media, ha tentato la scalata della più piccola e decisamente indebitata Paramount, in quel momento nelle mani di Shari Redstone che, da solo, controllava il 77% dei diritti di voto. L'operazione, tuttavia, fallì rapidamente perché, appena avevano iniziato a circolare le voci di una tale acquisizione, i titoli della Warner sono crollati per i timori dell'eccessivo debito delle due società, rispettivamente di 40 e 14 miliardi di dollari, e per la paura che i regolatori Usa non accettassero la fusione di due reti tanto influenti come Cbs della Paramount e Cnn della Warner. Nell'estate del 2024, però, la partita Paramount si è riaperta perché Redstone ha ricevuto un'offerta molto allettante da Skydance della famiglia Ellison che, dopo alcune esitazioni e dopo un tentativo di Edgar Bronfman jr, è stata accettata dal proprietario di Paramount.
 
E' nata così la nuova Paramount, saldamente nelle mani di David e Larry Ellison, legatissimi alla presidenza Trump, che ha acquisito così i favori mediatici di Cbs. Non solo, con l'acquisizione di Paramount, Skydance è entrata a pieno titolo nel settore dell' entertainment, in grado di influenzare l'immaginario collettivo e non solo negli Stati Uniti. Dunque, la finanza di Trump, di cui gli Ellison di Oracle, molto presenti sul versante cruciale dell'Intelligenza Artificiale, sono una delle espressioni più forti, sembrava aver vinto la partita. Di fronte ad una simile situazione è arrivata, invece, quasi inevitabile la reazione del colosso Netflix, i cui principali azionisti sono BlackRock e Vanguard e che ha manifestato da sempre un orientamento vicino ai democratici a cominciare dal suo fondatore Reed Hastings. Netflix, che ha una capitalizzazione di 410 miliardi di dollari, ha infatti lanciato un'offerta di 83,7 miliardi di dollari per acquisire quasi per intero Warner Bros e mettere una pietra tombale sul mercato dei media, trasformato in monopolio. Ma la guerra non è finita qui perché la nuova Paramount degli Ellison, con l'appoggio di Jared Kushner e dei fondi sovrani arabi, ha deciso di rilanciare proponendo per Warner ben 108 miliardi di dollari, un'offerta decisamente al di sopra del valore attuale della stessa Warner. In estrema sintesi la guerra finanziaria per il controllo del potere dei più grandi media mondiali è in corso e si combatte, senza esclusione di colpi, fra i sostenitori Maga e i "padroni del mondo". Naturalmente, la libertà dell'informazione è un inutile accessorio.
 

*Post Facebook del 9 dicembre 2025

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