Gli occupanti brutali diventano "salvatori": come opera l'indottrinamento mediatico sull'Afghanistan

5058
Gli occupanti brutali diventano "salvatori": come opera l'indottrinamento mediatico sull'Afghanistan

Le drammatiche condizioni in cui versa attualmente il popolo afghano, mostrano come venti anni di occupazione straniera abbiano totalmente fallito nel tentativo di “esportazione” della democrazia.

Ma non si vuole che le persone in Occidente riflettano su questo aspetto.

Così, le immagini con cui si cerca di gettare fumo sugli occhi, mostrano gente in fuga e bambini affidati ai soldati americani, senza che si tenga conto di come in questi lunghi anni, le condizioni della popolazione, in presenza di quegli stessi soldati, siano state tutt’alto che felici.

Il notevole incremento della produzione di oppio, così come i morti e gli invalidi provocati da questa guerra d’invasione, sono occultati dalle “cartoline” di propaganda con cui si cerca di ottundere ogni forma di senso critico, in direzione di un oblio, di una rimozione dei crimini commessi durante l’occupazione.

La propaganda, infatti, seleziona con cura le immagini da mostrare, le propone in maniera reiterata e con altrettanta cura seleziona le immagini da occultare.

In tal senso, se da un lato gli occupanti sono mostrati come dei salvatori che dissetano i bambini e li accolgono al di là del filo spinato, dall’altro non si fa cenno ai loro interessi economici nel territorio violato.

Sottoporre quotidianamente le persone a un indottrinamento mediatico di tale portata è pericoloso, il pensiero critico s’indebolisce, la capacità di pensare autonomamente si sfibra.

Occultare le migliaia di morti causate dai bombardamenti statunitensi e mostrare per epilogo l’esercito occupante come un esercito salvifico, non solo è dannoso, ma è anche disonesto.

Eppure il pubblico che osserva le immagini sapientemente selezionate si emoziona, si appassiona, si persuade di essere dalla parte del bene e infine gioisce.

Così ogni giorno, la storia viene riscritta e quella che si rammenta è l’ultima scena di un film in cui, alla vista del bambino salvato dal soldato, si piange, ci si commuove.

È avvenuta la catarsi e il pubblico applaude, perché si è nutrito di emozioni, non desidera nient’altro.

Proprio come al cinema.

Sara Reginella

Sara Reginella

Psicologa a indirizzo clinico e giuridico, psicoterapeuta, regista e autrice di reportage di guerra. I suoi lavori integrano l’interesse per le dinamiche psicologiche con l’attenzione per l’attualità e uno sguardo che mai dimentica le frange socialmente più vulnerabili.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Un burocrate al rallentatore di Loretta Napoleoni Un burocrate al rallentatore

Un burocrate al rallentatore

Cyberdisastro per la Difesa francese (ed europea) di Giuseppe Masala Cyberdisastro per la Difesa francese (ed europea)

Cyberdisastro per la Difesa francese (ed europea)

“Donne di Gaza” il terzo episodio del film in Progress di Michelangelo Severgnini “Donne di Gaza” il terzo episodio del film in Progress

“Donne di Gaza” il terzo episodio del film in Progress

Il caso Gergiev-Oren: perché il vero vincitore è De Luca di Francesco Santoianni Il caso Gergiev-Oren: perché il vero vincitore è De Luca

Il caso Gergiev-Oren: perché il vero vincitore è De Luca

Smascherare i miti: sei falsità sui Nativi Americani da sfatare di Raffaella Milandri Smascherare i miti: sei falsità sui Nativi Americani da sfatare

Smascherare i miti: sei falsità sui Nativi Americani da sfatare

Turisti o padroni? di Francesco Erspamer  Turisti o padroni?

Turisti o padroni?

Gli Usa scaricano la crisi del loro impero su di noi di Paolo Desogus Gli Usa scaricano la crisi del loro impero su di noi

Gli Usa scaricano la crisi del loro impero su di noi

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino di Gao Jian Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La fine vergognosa dell’Unione Europea di Michele Blanco La fine vergognosa dell’Unione Europea

La fine vergognosa dell’Unione Europea

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Europa addio: perché l'Italia deve andare verso i BRICS di Fabrizio Verde Europa addio: perché l'Italia deve andare verso i BRICS

Europa addio: perché l'Italia deve andare verso i BRICS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti