Esercitazioni militari congiunte di Cina e Russia nel Pacifico

Esercitazioni militari congiunte di Cina e Russia nel Pacifico

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Le forze occidentali, Stati Uniti in testa, puntano sul Pacifico per mettere pressione e minacciare Cina e Russia. Soprattutto Pechino è nel mirino statunitense. Washington ha l’obiettivo di contenere l’ascesa cinese, quindi cerca attraverso le manovre militari di intimidire Pechino per costringerla sulla difensiva. Gli Stati Uniti immaginano di condurre la Cina a ‘più miti consigli’ attraverso le minacce militari. 

Da quest’ottica bisogna inquadrare le recente alleanza Aukus tra Stati Uniti, Regno Unito e Australia contro la Cina. Triplice alleanza militare diretta come abbiamo già detto contro la Cina in primis, ma che punta alla Russia visti i rapporti sempre più stretti tra Mosca e Pechino. 

I due paesi adesso rispondono, seppur indirettamente. Le forze navali cinesi e russe hanno effettuato il loro primo pattugliamento marittimo congiunto nelle acque del Pacifico occidentale tra il 17 e il 23 ottobre, secondo quanto reso noto dal ministero della Difesa cinese.

Le operazioni di pattugliamento si sono svolte subito dopo che Cina e Russia hanno concluso un'esercitazione navale congiunta nel Mar del Giappone dal 14 al 17 ottobre, spiega il quotidiano cinese Global Times. 

Una formazione navale congiunta Cina-Russia che comprendeva un totale di 10 navi da guerra e sei elicotteri da portaerei ha svolto il pattugliamento marittimo congiunto nel Mar del Giappone, nel Pacifico occidentale e nel Mar Cinese orientale, durante il quale hanno organizzato esercitazioni sulla navigazione congiunta e manovre congiunte e hanno condotto esercitazioni a fuoco vivo.

Le navi da battaglia hanno percorso in totale più di 1.700 miglia nautiche, riferisce il ministero della Difesa russo. Durante la missione, la formazione congiunta ha rispettato rigorosamente il diritto internazionale e non è entrata nelle acque territoriali di altri paesi, ha affermato il ministero della Difesa cinese.

In precedenza, i media giapponesi avevano dato risalto al passaggio della formazione congiunta attraverso lo stretto di Tsugaru, ma gli esperti militari cinesi hanno fatto notare che lo stretto di Tsugaru non è un'acqua territoriale e le navi da guerra di qualsiasi paese hanno il diritto di transito, il che significa il transito dei cinesi e delle navi russe erano in linea con il diritto internazionale e rientravano ampiamente nei limiti delle pratiche navali standard.
 
Il pattugliamento marittimo congiunto mira a sviluppare ulteriormente il partenariato strategico globale Cina-Russia, un coordinamento quasi necessario per affrontare le nuove sfide, che innalza le capacità di azione congiunta di entrambe le nazioni e contribuisce a mantenere la stabilità strategica internazionale e regionale. Il pattugliamento congiunto rientra nel piano di cooperazione annuale tra le due nazioni e non è rivolto contro paesi terzi, ha chiarito il ministero della Difesa cinese.
 
Dal 2019, le forze aeree cinesi e russe hanno condotto pattugliamenti aerei strategici congiunti annuali sul Mar Cinese Orientale e sul Mar del Giappone. Il pattugliamento marittimo congiunto per la prima volta si è basato su una maggiore cooperazione militare tra i due partner strategici, hanno affermato esperti militari cinesi.

Sul rapporto molto stretto tra Russia e Cina il presidente Vladimir Putin ha recentemente affermato che i due paesi non hanno bisogno di sancire un’alleanza formale volta a creare un blocco militare, perché la loro amicizia non è contro nessuno, ma nell’interesse reciproco di Mosca e Pechino. 

Le esternazioni di Putin sono state molto apprezzate in Cina. "Una partnership strategica globale è in realtà migliore di un'alleanza militare tradizionale, quindi il concetto di alleanza militare è obsoleto per noi molto tempo fa”, ha affermato Qian Shou commentando le parole di Putin sul portale cinese Guancha. 

"Non abbiamo un'alleanza, ma qualcosa di meglio di un'alleanza: l'amicizia!”, ha affermato un altro lettore del portale fotografando precisamente l’attuale stato dei rapporti tra Russia e Cina. 

Fabrizio Verde

Fabrizio Verde

Direttore de l'AntiDiplomatico. Napoletano classe '80

Giornalista di stretta osservanza maradoniana

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