Deutsche Welle e Venezuela: perché non è come la racconta l'Ansa

1062
Deutsche Welle e Venezuela: perché non è come la racconta l'Ansa

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


di Fabrizio Verde

L'agenzia Ansa, da tempo, porta avanti una incredibile crociata a base di grossolane fake news contro il Venezuela. L'ultimo articolo pubblicato, che riguarda la sospensione del canale televisivo tedesco in lingua spagnola Deutsche Welle, accusata di  "diffondere contenuti e promuovere propaganda di odio" contro la nazione come denunciato dal ministro della Comunicazione e dell'Informazione venezuelano Freddy Ñáñez, mira invece a presentare il Venezuela come il classico paese dittatoriale e dispotico che mal digerisce le critiche e quindi decide di espellere un mezzo di comunicazione libero e democratico.

Scrive l’Ansa: “Pochi giorni prima, la tv statale tedesca aveva pubblicato sui social un contenuto in cui raccoglieva informazioni attribuite a Transparency International, che collocavano il Venezuela come il secondo Paese più corrotto al mondo”.

Andando a scavare nella questione, vediamo che la situazione è molto diversa. Dietro la pubblicazione del video realizzato da DW in spagnolo con il quale veniva diffamato il Venezuela, descrivendolo come il secondo paese più corrotto al mondo, a causa della presunta partecipazione dei suoi più alti dirigenti politici al fantomatico “Cartel de los Soles”, c’è un vero e proprio tentativo deliberato di attaccare il governo bolivariano.

Si è appreso che il giovane moderatore del prodotto audiovisivo non è un comunicatore qualsiasi, ma nientemeno che il nipote dell’oppositore golpista Antonio Ledezma, latitante della giustizia venezuelana, che guida la campagna diffamatoria contro il Venezuela e per innumerevoli volte ha chiesto l’imposizione di sanzioni contro il suo stesso paese.

Il suo nome è Ernesto Andrés Fuenmayor Schadendorf ed è il figlio di Oriette Schadendorf Capriles, figlia di Ledezma.

Secondo la giornalista Madelein García, il giovane è in Germania da più di 10 anni ed è editorialista per El Nacional, El Venezolano News e La Patilla e ora conduce un programma su Deutsche Welle (DW) Español. Ha contatti e relazioni con María Corina Machado, Lilian Tintori, Freddy Guevara, Delsa Solorzano, David Smolansky, ecc. I nomi più altisonanti dell’opposizione estremista in Venezuela.

Sono le stesse persone che hanno attaccato la democrazia in Venezuela e ora iniziano una nuova campagna internazionale con i soliti temi: narcoterrorismo, cartel de los soles, ecc. I rimaneggiamenti che si rispolverano durante l'anno elettorale", ha notato García nel suo resoconto su X rispondendo al giornalista argentino Carlos Montero.

Anche il giornalista argentino ha poi espresso indignazione per la grossolana propaganda anti-venezuelana di Deutsche Welle: “Pochissimo rigore giornalistico in questo servizio di @dw_espanol. Tolgo questo canale dalla rete via cavo. Qualcosa di simile è successo a causa di una denuncia che Siestita Romo ha fatto per la pandilla di Miami”.

Nel video, che ha l’unico obiettivo di screditare il Venezuela, si usano come fonti Transparency International e Insight Crime, legate a doppio filo alla propaganda imperialista di Washington.

L’Ansa termina così: “Non è la prima volta che l'esecutivo venezuelano attacca la diffusione di alcune notizie e contenuti editoriali internazionali. Anche altre emittenti, come la Cnn in spagnolo, o le colombiane Rcn e Caracol Radio, spesso critiche nei confronti del chavismo al potere, sono state espulse dal Paese alcuni anni fa”.

Frasi che gettate così, senza fornire ulteriori informazioni e fuori contesto, mirano esclusivamente a gettare una cattiva luce sul governo bolivariano di Maduro in vista delle prossime elezioni presidenziali. La campagna internazionale contro il Venezuela è partita da tempo e l’Ansa ha confermato di voler essere in prima fila.


FONTI DI RIFERIMENTO

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/americalatina/2024/03/05/sospesa-la-messa-in-onda-di-deutsche-welle-in-venezuela_7ddac192-3e5c-4778-be40-3e9b8e8f0209.html

 https://twitter.com/madeleintlSUR/status/1764963943984890221

https://twitter.com/CMonteroOficial/status/1764805883081429296

Potrebbe anche interessarti

Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti di Francesco Erspamer  Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

Cosa ci dice il cambio di guardia a Repubblica: di Paolo Desogus Cosa ci dice il cambio di guardia a Repubblica:

Cosa ci dice il cambio di guardia a Repubblica:

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione di Antonio Di Siena Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

UNA DELLA PAGINE PIÙ NERE DELLA STORIA D’ITALIA di Gilberto Trombetta UNA DELLA PAGINE PIÙ NERE DELLA STORIA D’ITALIA

UNA DELLA PAGINE PIÙ NERE DELLA STORIA D’ITALIA

I fili scoperti del 5 ottobre di Michelangelo Severgnini I fili scoperti del 5 ottobre

I fili scoperti del 5 ottobre

Cisgiordania, l’altra “faccia” della Palestina di Paolo Arigotti Cisgiordania, l’altra “faccia” della Palestina

Cisgiordania, l’altra “faccia” della Palestina

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

A violare il diritto internazionale non è solo Israele di Michele Blanco A violare il diritto internazionale non è solo Israele

A violare il diritto internazionale non è solo Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti