Daniele Luttazzi - “Correzioni” di guerra
di Daniele Luttazzi - Noncediche (Fatto Quotidiano)
Chi non fa, non falla, dice il proverbio. Anche nei giornaloni sono frequenti gli errori, specie se fanno propaganda Usa/Nato/Israele. Comunque basta correggersi, e amici come prima.
CORREZIONE. Ieri abbiamo scritto che a Gaza era stata una notte tranquilla. In effetti avremmo dovuto scrivere che l’esercito israeliano ha bombardato le tende degli sfollati all’interno di un ospedale, bruciando vive le famiglie che ci dormivano. Ci scusiamo per ogni confusione causata dal nostro errore.
CORREZIONE. Venerdì scorso abbiamo riferito di un attacco in Libano. In effetti avremmo dovuto chiarire che si era trattato di un criminale attacco israeliano a una base Onu. Come se non bastasse, nell’occhiello abbiamo scritto “Fuoco incrociato”, ma l’Onu non aveva sparato affatto, evitando così un casus belli. Abbiamo addirittura aggiunto che “Crosetto vuole ritirare i soldati da Unifil”, ma in realtà Crosetto non l’aveva detto. Poiché campiamo con i contributi statali all’editoria (2 milioni di euro), ci scusiamo per ogni confusione causata dai nostri errori.
CORREZIONE. Sempre venerdì abbiamo scritto: “L’Idf vuole mano libera per sfondare in Libano”. In effetti, come osserva giustamente Andrea Capecci (@acapo), avremmo dovuto scrivere: “L’Idf vuole mano libera per invadere il Libano”. Ci scusiamo per ogni confusione causata dal nostro errore.
CORREZIONE. L’altroieri abbiamo titolato “Croce Rossa, quattro soccorritori feriti” e “Croce Rossa, feriti nostri paramedici in un raid in Libano”. In effetti ci siamo dimenticati di specificare che i nostri paramedici sono stati feriti da un criminale attacco israeliano. Nel chiederci sgomenti cosa potrebbe accadere se i nostri soldati Unifil fossero impegnati in scontri contro l’Idf di Israele, la nazione a cui il governo Meloni ha appaltato la nostra cybersecurity, ci scusiamo per ogni confusione causata dal nostro errore.
CORREZIONE. Giovedì scorso abbiamo dato la notizia che, dopo gli attacchi israeliani alla base Italiana in Libano, l’Italia ha sospeso la vendita di armi a Israele. In effetti avremmo dovuto scrivere che nonostante gli attacchi israeliani alla base Italiana in Libano l’Italia non ha sospeso la vendita di armi a Israele. Ci scusiamo per ogni confusione causata dal nostro errore.
CORREZIONE. Due settimane fa abbiamo definito “galassia pro-Hamas” chi manifestava a Roma per la pace in Medio Oriente e contro il genocidio in corso a Gaza. Non solo ci scusiamo per ogni confusione causata dal nostro errore, ma dovremmo vergognarcene profondamente. Chissà se riusciremo mai a farlo.
CORREZIONE. Ieri abbiamo riferito che la base pidina è indignata per i lager razzisti in Albania del governo Meloni. In effetti avremmo dovuto ricordare alla base pidina che i precedenti lager per migranti, i Cpt, si devono alla Turco-Napolitano, e i centri di tortura in Libia a Minniti. Ci scusiamo per ogni confusione causata dal nostro errore.
CORREZIONE. Domenica abbiamo scritto che lo Stato ha recuperato quasi 5 milioni di euro con intercettazioni costate 200 milioni di euro. In effetti avremmo dovuto scrivere che lo Stato ha recuperato quasi 200 milioni di euro grazie a intercettazioni costate 5. Ci scusiamo per ogni confusione causata dal nostro errore.