Con la maglietta dei nazisti ucraini Montesano avrebbe vinto

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Con la maglietta dei nazisti ucraini Montesano avrebbe vinto

Tutti a scandalizzarsi per la t-shirt indossata da Enrico Montesano.

Quanta ipocrisia.

Anziché la maglietta della Decima Mas, il reparto d’assalto della Marina militare fascista, Montesano avrebbe potuto indossare una delle magliette dei nazisti democratici, cui l'Italia continua a inviare armi.

Non solo non sarebbe stato squalificato dalla trasmissione "Ballando con le stelle" ma, ci scommetto, avrebbe anche vinto.
Da sinistra a destra, le t-shirt dei nazisti buoni di Azov, Aidar e Pravy Sektor acquistabili online.

Mi permetto questa paradossale riflessione, standomene a cavallo tra due realtà: quella occidentale, in cui i nazisti sono considerati democratici, e quella delle testimonianze raccolte quando visitavo, a Stanytsia Luganska, le carceri delle torture "democratiche" perpetrate contro i civili russofoni, dai nazisti del battaglione ucraino Tornado (formazione meno popolare, ma non meno cruenta).

Ho potuto visitare quei luoghi di tortura, che per l'Occidente non esistono, a settembre, dopo l'arrivo dell'esercito russo in quelle aree.

Sara Reginella

Sara Reginella

Sara Reginella, psicologa e psicoterapeuta, autrice e documentarista, è testimone del conflitto ucraino dalle sue origini, avendo partecipato a quattro spedizioni nell'arco di otto anni. Dal 2015 è stata attiva in campo documentaristico. È autrice del saggio "Le guerre che ti vendono" (Edizioni Dedalo), oltre che dei reportage narrativi "Il fronte degli invisibili" e "Donbass. La guerra fantasma nel cuore d'Europa" (Exorma Edizioni).

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