Claudia Sheinbaum: la prima donna presidente del Messico e l’eredità di AMLO

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Claudia Sheinbaum: la prima donna presidente del Messico e l’eredità di AMLO

Il primo di ottobre 2024, Claudia Sheinbaum assumerà ufficialmente la carica di presidente del Messico, entrando nella storia come la prima donna a guidare la nazione. La cerimonia di insediamento si svolgerà presso la Camera dei Deputati alla presenza di leader di tutta l'America Latina, tra cui Gabriel Boric del Cile, Luis Alberto Arce della Bolivia, il presidente di Cuba Miguel Mario Díaz-Canel e Lula del Brasile.

La leadership di Sheinbaum è frutto di una lunga carriera politica iniziata nei primi anni 2000, quando entrò in contatto con Andrés Manuel López Obrador (AMLO), allora sindaco di Città del Messico. Da allora, ha ricoperto diverse cariche, tra cui quella di capo delegazione della zona di Tlalpan e, più recentemente, capo del governo della capitale.

Sheinbaum ha ottenuto una vittoria schiacciante alle elezioni del 2 giugno 2024 con il 58% dei voti, consolidando il dominio politico del partito Morena, fondato proprio da López Obrador. Questo successo elettorale è stato il risultato di una campagna che ha promesso di proseguire le politiche sociali e di benessere avviate da AMLO, garantendo continuità e stabilità al progetto della cosiddetta “Quarta Trasformazione” (4T).

L’eredità politica di Andrés Manuel López Obrador

López Obrador lascia il Messico in una situazione decisamente diversa rispetto a quando assunse la presidenza nel 2018. Il suo governo, definito della “Quarta Trasformazione”, ha mirato a rinnovare radicalmente il paese, paragonandosi a momenti storici come l’Indipendenza (1810), la Guerra di Riforma (1857-1861) e la Rivoluzione Messicana (1910-1920).

Una delle caratteristiche più distintive del suo mandato è stata la capacità di dominare il discorso pubblico attraverso le conferenze stampa quotidiane, le cosiddette "mañaneras". Attraverso questo strumento, AMLO ha potuto mantenere un contatto diretto con la popolazione e rispondere alle critiche, tanto che la sua popolarità, alla fine del mandato, si attesta attorno al 70%.

In ambito economico, nonostante le previsioni negative dell'opposizione neoliberista, il Messico ha ottenuto risultati notevoli. Il paese è passato dal quindicesimo al dodicesimo posto tra le economie più grandi del mondo, con un tasso di crescita annuale dell'1,0% e un'inflazione media del 5,1%. Il peso messicano ha mantenuto una stabilità eccezionale e le riserve internazionali sono cresciute fino a 224.709 milioni di dollari, un record storico.

Dal punto di vista sociale, il governo di López Obrador ha ridotto il numero di persone in povertà di 5,1 milioni tra il 2018 e il 2022, invertendo la tendenza degli anni precedenti in cui si registrava un aumento costante della povertà. Questo è stato possibile grazie a un significativo aumento del salario minimo (oltre il 100%) e a una serie di programmi sociali che hanno beneficiato in particolare gli anziani, le persone con disabilità e gli studenti di ogni ordine e grado.

Le prospettive per il futuro e il Messico nel nuovo contesto multipolare

L’arrivo di Sheinbaum alla presidenza rappresenta una svolta storica per il Messico e un'opportunità per dimostrare che questa nuova leadership può continuare e ampliare i progressi ottenuti negli ultimi sei anni. La nuova presidente si è impegnata a governare "con gli stessi principi e le stesse cause" di López Obrador, promettendo di combattere la corruzione e di proseguire con l'"umanismo messicano", un concetto che pone il benessere della popolazione come priorità assoluta.

La sua sfida, però, va oltre i confini nazionali: in un contesto internazionale sempre più frammentato e caratterizzato dalla nascita di nuovi poli di potere economico e politico, il Messico di Sheinbaum si troverà a ridefinire il suo ruolo all'interno di un sistema globale multipolare.

Negli ultimi anni, il paese ha saputo ritagliarsi uno spazio come partner strategico per Stati Uniti, Cina e altri attori globali, grazie alla sua posizione geografica e al potenziale produttivo. L'evoluzione dei rapporti commerciali con gli USA, che hanno visto il Messico diventare il principale partner commerciale di Washington, è indicativa del peso crescente della nazione nelle dinamiche economiche continentali.

Sotto la guida di Sheinbaum, il Messico cercherà di consolidare questo posizionamento strategico, promuovendo una politica estera bilanciata. La presidente ha già espresso l’intenzione di mantenere forti legami con i tradizionali alleati dell'America Latina e di rafforzare la cooperazione con le potenze emergenti, con l'obiettivo di diversificare le opportunità commerciali e attirare nuovi investimenti.

All'interno del nuovo scenario geopolitico multipolare, il Messico potrebbe dunque ambire a un ruolo di mediatore tra Nord e Sud del continente americano e tra Occidente e Asia, fungendo da ponte tra le economie avanzate e le economie emergenti. Tuttavia, questo richiederà una diplomazia abile e un'attenta gestione delle tensioni regionali e globali, che spesso vedono il Messico coinvolto, soprattutto per questioni legate alla sicurezza e all'immigrazione.

Il futuro del Messico sotto la leadership di Claudia Sheinbaum dipenderà dalla capacità del paese di capitalizzare i successi interni della Quarta Trasformazione e di inserirsi con intelligenza e pragmatismo in un mondo sempre più multipolare.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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