Caso San Marino. Istituto Spallanzani conferma efficacia dello Sputnik

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Caso San Marino. Istituto Spallanzani conferma efficacia dello Sputnik

La Repubblica di San Marino è il primo Stato europeo Covid-free. Il traguardo è stato raggiunto quando l’ultimo paziente si è finalmente negativizzato. Un risultato importante raggiunto grazie all’arrivo sul monte Titano del vaccino russo Sputnik V. 

La Repubblica di San Marino aveva infatti stretto un accordo con l’Italia per ottenere i sieri tramite Roma ma visto che questi tardavano ad arrivare San Marino si è rivolta alla Russia ottenendo in breve tempo il vaccino sviluppato dall’Istituto Gamaleya di Mosca. 

"Il merito di questo risultato - dice all’agenzia AGI Alessandra Bruschi, direttore generale dell'Istituto per la Sicurezza Sociale di San Marino - è principalmente dovuto alla massiva campagna vaccinale che è stata condotta. Adesso non dobbiamo abbassare la guardia perché sappiamo che nelle realtà a noi limitrofe il virus circola ancora, compresa la variante Delta. Stiamo continuando a eseguire tamponi – sottolinea - anche la scorsa settimana ne sono stati processati quasi 600 senza riscontrare casi positivi. Possiamo guardare con fiducia al futuro perché i vaccini funzionano". 

La bontà della campagna vaccinale sammarinese e l’efficacia del vaccino russo Sputnik V era stata confermata anche dall’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma, secondo quanto riferisce l’Istituto Sicurezza Sociale di San Marino. 

Scrive l’Istituto tramite i propri canali social: 

Incontro a Roma tra i vertici della sanità sammarinese e una rappresentanza dell’INMI Spallanzani

Venerdì 2 luglio si è svolto a Roma, un incontro tra una rappresentanza della sanità di San Marino e i vertici dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani”.

La delegazione sammarinese era guidata dal Segretario di Stato per la Sanità, Onorevole Roberto Ciavatta e dal Direttore Generale dell’Istituto per la Sicurezza Sociale Dr.ssa Alessandra Bruschi, mentre a fare gli onori di casa il Direttore dell’Istituto Spallanzani Prof. Francesco Vaia, il Direttore del Dipartimento di Epidemiologia Dr. Enrico Girardi, il Direttore del Dipartimento Clinico Dr. Andrea Antinori e il Dr. Emanuele Nicastri, primario e bed manager.

L’incontro è stata l’occasione per fare il punto sulla collaborazione in atto tra l’I.S.S. di San Marino e l’Istituto romano, che stanno portando avanti uno studio sull’impatto del vaccino Sputnik V nella Campagna vaccinale sammarinese.

Nel corso della riunione, è stata condotta una prima analisi congiunta dei dati relativi alla campagna vaccinale contro il virus SARS-CoV-2, che nella Repubblica di San Marino è iniziata il  25 febbraio 2021 e che vede l’utilizzo prevalente del vaccino basato su vettori adenovirali (Spuntnik V - Istituto Gamaleya), ma anche l’utilizzo del vaccino a mRNA (Comirnaty – BioNTech/Pfizer).

Dopo circa un mese dall’inizio della campagna vaccinale, erano stati immunizzati con due dosi l’11,4% dei residenti di San Marino (dati al 31 marzo 2021), a fine aprile il 26,7%, mentre a fine maggio, tale percentuale ha raggiunto 63,5%. Nel complesso, sono state somministrate fino a oggi 6.089 dosi di Comirnaty e 38.568 dosi di Sputnik-V.

Trascorso poco più di un mese dall’inizio della campagna vaccinale si è registrato un netto decremento dell’incidenza di nuove diagnosi di COVID-19 che sono passate da oltre 200 casi a settimana della prima metà di marzo a meno di 30 nella seconda metà di aprile, per poi concludersi con l’ultimo caso di contagio, rilevato in territorio sammarinese, il 12 maggio scorso.

Nella seconda metà di maggio si sono anche azzerati i ricoveri, mentre l’ultimo decesso di una persona positiva al SARS-CoV-2 è avvenuto il 25 aprile.

Dai dati preliminari dello studio in corso sull'analisi della risposta anticorpale, su un campione rappresentativo di circa 1.000 volontari vaccinati con Spuntnik V, è emerso un tasso di sieroconversione - cioè la comparsa di anticorpi specifici contro il nuovo coronavirus - in linea con quelli evidenziati dallo studio di fase 3. Risulta quindi una elevata immunogenicità del vaccino russo e nel complesso questi dati confermano l’alta l’efficacia della campagna vaccinale nella Repubblica di San Marino.

Ulteriori analisi pianificate nel corso dell'incontro, in capo all’Istituto Spallanzani, riguarderanno una stima della efficacia protettiva ‘in condizioni di campo’ del vaccino Spuntnik-V dopo la prima e la seconda somministrazione e la capacità degli anticorpi indotti da questo vaccino di neutralizzare diverse varianti di SARS-CoV2”.

Adesso, grazie all’ottimo risultato raggiunto e l’efficacia di Sputnik, San Marino prova a tornare alla normalità: tolto l’obbligo di mascherina anche nei luoghi chiusi e qualche settimana fa c’è stato il primo evento musicale Covid-free con 2.700 persone, che hanno ballato fino alle prime luci dell'alba.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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