Caro Elio Germano, ma di quale "pari dignita'" parli?
di Agata Iacono
Grande Elio Germano?
Questa volta non sono assolutamente d'accordo.
C'era il flash mob fuori da Cinecittà per la Palestina e lui non si è neppure fermato.
Indossava una sciarpa curda che si è tolto salendo sul palco.
Avrei preferito che Elio Germano non dicesse nulla, sarebbe stato più credibile.
Lui e gli artisti funzionali al potere non si sono neppure fermati un attimo al presidio per la Palestina davanti a Cinecittà, organizzato da loro colleghi che invece il cinema lo sanno fare, come Federico Greco , e non hanno paura di approfondire e denunciare.
Elio Germano con la Cortellesi (vedi C'è ancora domani) si sono dati al potere, credo che non abbiano neppure le basi per capire cosa sia la lotta di classe.
Pari dignità tra israeliani e palestinesi?
E il genocidio?
Come si può ignorare totalmente la colonizzazione di insediamento criminale del governo sionista?
Aveva pure una sciarpetta curda che si è tolto salendo sul palco.
Elio Germano parla di pari dignità tra ricco e povero, parla della lotta femminista per "questa democrazia", come se il conflitto sociale fosse dovuto alla mancanza di piccoli aggiustamenti keynesiani e non critica mai il sistema.
Anzi, esalta Mattarella.
Sono "intellettuali organici" alternativi non al sistema, ma agli assetti di governo e ai flussi finanziari dell'industria cinematografica, "de sinistra" ...
Il film su Berlinguer ne è una dimostrazione lampante. In un momento di crisi della sinistra piccolo borghese a certi produttori piace "vincere facile" in nome della "nostalgia" e non di un serio bilancio storico sul riformismo.