‘Cambiamento climatico’. In neolingua le scelte lessicali non avvengono mai per caso

21390
‘Cambiamento climatico’. In neolingua le scelte lessicali non avvengono mai per caso



di Antonio Di Siena
 

Vi fanno combattere contro il ‘cambiamento climatico’ perché inquinamento è troppo diretto, ha nomi e cognomi.

Perché l’inquinamento è colpa di uno specifico modello di sviluppo, il cambiamento climatico invece è colpa di tutti.


Vi terrorizzano col cambiamento climatico così che ognuno di voi contribuisca coi propri pochi soldi a finanziare l’industria privata delle energie rinnovabili, del fotovoltaico, delle auto elettriche, dei bus a metano, delle tasse sulla benzina, sul gasolio agricolo, sull’acqua potabile.


Mentre la grande industria continua a pagare tasse ridicole sugli inquinanti e viene premiata con l’immunità penale come i vertici di Arcelor-Mittal.


Vi bombardano ogni giorno con gli allarmi sullo stato dell’Artico, mentre sotto casa vostra le falde acquifere sono piene di arsenico e piombo, i terreni vengono trasformati in discariche abusive dalle ecomafie, fiumi e ruscelli vengono prosciugati dall’industria dell’acqua minerale, migliaia di ettari di terreno fertile e rigoglioso vengono stuprati dai parchi fotovoltaici.


Vi trasformano in erbivori facendovi credere che il veganismo serva ad aiutare il pianeta, mentre vi obbligano a nutrirvi di verdure provenienti da monocolture intensive e super produttive che distruggono la biodiversità e la fertilità del pianeta. E i cui brevetti su semi, erbicidi e pesticidi, fruttano miliardi di dollari alle multinazionali.


Vi fanno preoccupare degli orsi polari, mentre le rotte migratorie millenarie di molte specie protette di volatili sono state distrutte dal proliferare incontrollato delle pale eoliche.


Vi fanno credere che il cambiamento climatico sta rubando il vostro futuro. Mentre le vostre scuole crollano, licenziano i vostri genitori, precarizzano i vostri fratelli maggiori. Privatizzano ospedali e università e smantellano lo Stato.


Plasmando un mondo in cui per voi non ci sarà posto comunque, a prescindere da che tempo farà. Dove non potrete comprarvi una casa perché non avrete un lavoro. Un mondo in cui non potrete fare neanche la cosa più naturale di tutte: fare dei figli. Perché non avrete soldi a sufficienza per crescerli dignitosamente.


Vi fanno pensare di essere dalla vostra parte perché invitano una ragazzina a parlare alle Nazioni Unite. Mentre lasciano marcire in galera Julian Assange, uno che li ha fatti tremare per davvero.


E infine vi fanno mobilitare e scendere in piazza contro un obiettivo specifico, unicamente per confondervi. Nascondendo sotto il vostro naso chi e cosa andrebbe combattuto davvero.


Un meccanismo diabolico e perfetto in cui un capro espiatorio funge da valvola di sfogo alla frustrazione di un’intera generazione, la cui naturale indole ribelle viene facilmente controllata e canalizzata.


L’hanno chiamato Global Climate Strike.

Ma anche “2 minuti d’odio” andava benissimo.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Trump-Zelensky, leggere la realtà di Marco Bonsanto Trump-Zelensky, leggere la realtà

Trump-Zelensky, leggere la realtà

 Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street di Giuseppe Masala  Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street

Finis Americae: si sgonfia la bolla di Wall Street

Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia? di Paolo Desogus Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia?

Dove eravate quando Schauble umiliava la Grecia?

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti di Geraldina Colotti Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Guerra e prelievo forzoso. Da Amato... alla Von Der Leyen di Francesco Santoianni Guerra e prelievo forzoso. Da Amato... alla Von Der Leyen

Guerra e prelievo forzoso. Da Amato... alla Von Der Leyen

La deriva di un continente in guerra di Giuseppe Giannini La deriva di un continente in guerra

La deriva di un continente in guerra

Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania di Antonio Di Siena Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania

Un quesito (che ci riguarda) sui fatti in Romania

Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi di Michelangelo Severgnini Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi

Il valico di Al-Hamran e la riconoscenza di HTS per i Curdi

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX" di Giorgio Cremaschi Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX"

Il 15 marzo alla larga dai "NO PAX"

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti