Bolivia 200: due secoli di indipendenza

Dalle guerre di liberazione allo Stato Plurinazionale, il cammino di una nazione

975
Bolivia 200: due secoli di indipendenza

La Bolivia celebra oggi il suo Bicentenario dell’Indipendenza con una serie di cerimonie ufficiali nella storica città di Sucre, cuore simbolico della liberazione nazionale. A guidare i festeggiamenti, il presidente Luis Arce, accompagnato da autorità nazionali, delegazioni internazionali e rappresentanti di paesi vicini, riuniti nella Plaza 25 de Mayo per rendere omaggio ai due secoli di vita sovrana del paese.

La giornata è iniziata con l’alzabandiera e l’esecuzione dell’Inno Nazionale davanti alla Casa de la Libertad, luogo dove nel 1825 fu firmato l’atto di indipendenza delle allora Province Unite dell’Alto Perú. Un momento solenne, seguito dai saluti protocollari dei capi di Stato e diplomatici presenti, tra cui diverse personalità dell’America Latina.

Nel pomeriggio, i festeggiamenti lasciano spazio alla cultura con due eventi di rilievo: una performance di un gruppo artistico proveniente dall’India e un concerto del celebre charanguista boliviano Alfredo Coca. La serata si concluderà con un concerto della 'Orquesta Sinfónica Juvenil de Venezuela' al Teatro Gran Mariscal, mentre domani, 7 agosto, è prevista la tradizionale Gran Parada Militare, atto finale delle celebrazioni.

Attraverso un messaggio sui social network, il presidente Arce ha sottolineato il significato storico di questa ricorrenza: “Oggi compiamo 200 anni da quell’agosto del 1825, quando i popoli dell’Alto Perú scelsero liberamente di costruire una repubblica indipendente”. Ha ricordato come la liberazione dalla dominazione spagnola sia stata il frutto non solo di 15 anni di guerre, ma anche di secoli di resistenza indigena, culminati nella creazione di uno Stato Plurinazionale, modello inclusivo che oggi rappresenta una delle maggiori conquiste boliviane.

È un cammino lungo, che ora spetta a tutti noi preservare”, ha aggiunto Arce, ribadendo l’impegno per la sovranità e la democrazia.

Nella serata di ieri, il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha partecipato al seminario internazionale 'Bicentenario de Bolivia 1825-2025', tenendo un discorso carico di riferimenti storici e politici. “Ricordare la nascita della Bolivia significa onorare due giganti delle Americhe: Antonio José de Sucre e il Liberatore Simón Bolívar”, ha dichiarato, esaltando il legame tra i due paesi.

Maduro ha inoltre lanciato un appello all’unità continentale contro l’imperialismo: “Il Sud America deve ritrovare la sua strada, quella dell’emancipazione e dei modelli autonomi”. Un passaggio centrale del suo intervento è stato il sostegno alla storica rivendicazione boliviana di accesso al mare: “La Bolivia avrà sempre il nostro appoggio, come figli di Bolívar e Sucre”.

Il 6 agosto non rappresenta solo una data istituzionale, ma un simbolo di orgoglio collettivo. In tutto il paese, i boliviani commemorano l’eroismo dei padri fondatori e riaffermano i valori di libertà e autodeterminazione. A Sucre, capitale costituzionale, le celebrazioni uniscono storia e modernità, tra parate militari, eventi culturali e riflessioni sul futuro.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi "I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Eurosuicidio: lo spengleriano tramonto dell'Europa di Giuseppe Masala Eurosuicidio: lo spengleriano tramonto dell'Europa

Eurosuicidio: lo spengleriano tramonto dell'Europa

Gaza ha vinto sul campo, ma questa vittoria va protetta di Michelangelo Severgnini Gaza ha vinto sul campo, ma questa vittoria va protetta

Gaza ha vinto sul campo, ma questa vittoria va protetta

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo? di Raffaella Milandri Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Il (vero) partito della guerra di Paolo Desogus Il (vero) partito della guerra

Il (vero) partito della guerra

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La rimozione dell'esistente di Giuseppe Giannini La rimozione dell'esistente

La rimozione dell'esistente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La realtà è diversa dalle notizie false di Michele Blanco La realtà è diversa dalle notizie false

La realtà è diversa dalle notizie false

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Il PD e lo stato di Israele di Giorgio Cremaschi Il PD e lo stato di Israele

Il PD e lo stato di Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti