"BERSAGLI" - 11. Io e Te
Giovanna Nigi scrive un viaggio dentro la crudeltà e quel che resta della nostra umanità.
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RACCONTO 11:
"Io e te"
Avremmo potuto essere amici, io e te.
È un mese che stiamo insieme, giorno e notte. E dividiamo tutto.
Anche adesso che non c’è quasi più niente da mangiare.
Abbiamo la stessa età, e se fossimo stati abituati a vivere in libertà, in uno stesso stato , più umano, io lo so che non ci saremmo ammazzati come cani… che poi non è neanche vero che i cani si ammazzano.
Tanta gente vive insieme, che importano religione, storia, cultura… anche noi avremmo potuto. Mi torna in mente l’antologia di Spoon River: “Il fiore della mia vita avrebbe potuto sbocciare da ogni lato se un vento crudele non avesse intristito i miei petali"…la sai anche tu?
Non immaginavo di avere tante cose in comune con un nemico, anche la musica… mi prendevano tutti in giro, perché mi piaceva quel genere di musica che ai nostri coetanei fa vomitare… la toccata e fuga in do minore di Bach , l’ho sentita eseguita per arpa sola … vorrei ascoltarla ora con te.
Se ci fosse un po’ di corrente... stanotte ho tanta paura , come quella sera che ancora non sapevo niente di te, e tremavo.
E tu hai messo la tua mano sul mio cuore per tranquillizzarmi.
I boati si fanno sempre più vicini. E continueranno finché non faranno tutta la terra bruciata e grigia.
Quando c’era il temporale mia madre mi cantava twinkle twinkle little star. Tienimi la mano, non me la lasciare.
Tu dici che qui siamo al sicuro, vero?
LEGGI I "BERSAGLI" PRECEDENTI
RACCONTO 1. Non devo pensare
RACCONTO 2. Pane e sangue
RACCONTO 3. Qualcun altro vedrà
RACCONTO 4. Non è la mamma
RACCONTO 5. Porta male
RACCONTO 6: A noi ci bombardano meno
RACCONTO 7: La nostra discendenza
RACCONTO 8. Termopili
RACCONTO 9. Nulla lo protegge
RACCONTO 10. Smisurata preghiera