«Aver votato 'Leave' non mi rende idiota o xenofobo», una testimonianza da Londra sulla Brexit

Paul Mokuolu è un londinese appartenente a una minoranza etnica che attraverso il quotidiano 'The Guardian' spiega le ragioni dei Brexiters

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«Aver votato 'Leave' non mi rende idiota o xenofobo», una testimonianza da Londra sulla Brexit



Secondo la narrazione distorta del circuito mediatico mainstream, i votanti dell’opzione ‘Leave’ nel referendum che ha sancito l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, sarebbero nulla più che una massa di razzisti e xenofobi. Persone ignoranti, che si sono fatte prendere dalla paura e dall’irrazionalità.

 

Ovviamente ciò non corrisponde al vero, come conferma un articolo apparso sul quotidiano ‘The Guardian’, dove il londinese Paul Mokuolu spiega: «Appartengo a una minoranza etnica, ho votato ‘Leave’, questo non fa di me un idiota o uno xenofobo. Sono sconcertato dal disprezzo e l’intolleranza diretta contro i Brexiters. Ho avuto valide ragioni per la mia scelta». 

 

«I sostenitori della Brexit vanno oltre i 55enni bianchi e scontrosi residenti nel nord dell’Inghilterra - argomenta Mokuolu - arrabbiati con gli immigrati dell’est Europa. Da membro di una minoranza etnica che lavora a Londra, sono un esempio calzante». 

 

Il londinese sostenitore della cosiddetta Brexit poi motiva la sua decisione: «La mia decisione è stata tutt’altro che facile. Il deficit democratico e la sovranità nazionale sono stati motivo di preoccupazione. soprattutto in considerazione della traiettoria presa dall’UE. La Commissione Europea è composta da funzionari non eletti che non hanno alcun controllo democratico (…) I nostri politici potranno ancora prendere decisioni terribili, ma almeno sono responsabili nei nostri confronti». 

 

Mokuolu inoltre ragiona anche sulle implicazioni economiche riguardanti l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europa: «Lo shock della vittoria Brexit avrà ripercussioni negative sui mercati. Ma non bisogna considerare le implicazioni economiche a breve termine. Data la nostra forza economica all’interno dell’Unione Europea, credo che il Regno Unito potrà negoziare un accordo favorevole».

 

Ragionamenti ponderati, parole che provengono da una persona tutt’altro che irrazionale come i media europeisti cercano di dipingere i sostenitori del ‘Leave’. «Purtroppo - scrive il londinese - ho visto i Brexiters essere definiti ‘idioti’ e ‘razzisti’, semplicemente in virtù del fatto di essere elettori Brexit».  

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