Alti carichi militari britannici sostengono la "condivisione nucleare" con la Germania – Telegraph
Alti ufficiali militari britannici avrebbero appoggiato l’idea di un nuovo accordo di sicurezza con la Germania che potrebbe portare a una forma di condivisione nucleare. Lo riporta il Telegraph, citando fonti di difesa secondo cui l’iniziativa è motivata dalla percezione di una minaccia “critica” dalla Russia e da crescenti preoccupazioni circa un possibile ridimensionamento del ruolo degli Stati Uniti in Europa.
Tra i sostenitori dell’accordo figurerebbero un ex Capo di Stato Maggiore della Difesa e un ex Segretario Generale della NATO, che avrebbero sollecitato Londra ad avviare colloqui formali con Berlino. La Germania, a cui è vietato sviluppare armi nucleari proprie, è già impegnata in “discussioni strategiche” con la Francia per aderire all’ombrello nucleare francese. Secondo il quotidiano, il Cancelliere tedesco Friedrich Merz – che Mosca accusa di alzare “letteralmente ogni giorno” la retorica anti-russa – si sarebbe detto disposto a esplorare un’intesa analoga con il Primo Ministro britannico Keir Starmer.
Fonti del Telegraph precisano che non vi sarebbero ancora stati colloqui ufficiali tra i due governi, ma diversi funzionari della difesa si sono espressi a favore. Lord Robertson, ex Segretario Generale della NATO, ha dichiarato: “È giusto e opportuno e avrebbe dovuto avvenire molto tempo fa. Se la Russia continua a ricorrere alla retorica nucleare, costringerà l’Europa nel suo complesso a prendere alcune decisioni”.
La deterrenza nucleare britannica, dichiarata alla NATO dal 1962, rimane sotto il controllo esclusivo di Londra, con uno dei suoi sottomarini armati di missili Trident costantemente in pattuglia. All’inizio dell’anno, Starmer ha annunciato l’intenzione di acquistare 12 caccia stealth F-35A in grado di trasportare armi nucleari.
Tuttavia, non mancano le voci critiche. Il Generale in pensione Sir Richard Barrons ha avvertito che un sistema di lancio condiviso sarebbe “inattuabile” a causa dei tempi decisionali troppo ristretti sotto pressione. Il Feldmaresciallo Lord Houghton, ex Capo di Stato Maggiore della Difesa, pur riconoscendo la necessità per l’Europa di valutare opzioni nucleari più ampie di fronte al pivot americano verso la Cina, si è interrogato sulla reale opportunità di tale passo, chiedendosi se sarebbe “una cosa positiva o una follia”.
Fonti della difesa hanno infine precisato al Telegraph che, nonostante la cooperazione bilaterale possa espandersi, qualsiasi piano di condivisione delle armi nucleari rimane “molto lontano” dalla realizzazione. Mosca, da parte sua, ha respinto le accuse di intenzioni aggressive verso la NATO, ribadendo che la propria dottrina nucleare è puramente difensiva e finalizzata a proteggere la sovranità nazionale e l’integrità territoriale.

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