Zone Economiche Esclusive, tra Roma e Algeri decide la Turchia (Fratellanza musulmana)?

Zone Economiche Esclusive, tra Roma e Algeri decide la Turchia (Fratellanza musulmana)?

Mentre a Roma si chiacchiera di insignificanti lillipuziani nord europei, la Sardegna (e l'Italia) rischia di essere derubata.

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


di Giuseppe Masala

 

Mentre a Roma si continua a discutere fino allo sfinimento di Mes, Recovery Fund e infinite chiacchiere relative all'Unione Europea avanti ieri su La Stampa di Torino è apparso un articolo piuttosto ambiguo dove si parlava della situazione libica. In particolare l'articolo segnalava che Al Serraj, il primo ministro libico di Tripoli riconosciuto dalle autorità internazionali avrebbe firmato un accordo strategico con un non identificato paese.


Accordo - scrive l'articolista - sulla falsariga di quello già firmato dalle autorità tripoline con la Turchia di Erdogan. Tema piuttosto interessante, visto che nell'area non c'è nessuno stato compatibile politicamente con la Turchia che vede la propria élite politica - lo dico per chi non lo sapesse - profondamente intrecciata con la Fratellanza Musulmana. Gli egiziani di Al Sisi, ovviamente no, essendo arcinemici della confraternita. La Tunisia no. Idem l'Algeria che con la Fratellanza Mussulmana ha combattuto per un decennio una sanguinosa guerra civile a bassa intensità. Andando a controllare ho visto però che gli analisti di lingua araba danno per fatto l'accordo tra i tripolini di Al Sarraj e l'Algeria. Notizia come dicevo alquanto incredibile per i trascorsi storici.


E' pur vero che Erdogan appena sostituito il vecchio presidente algerino Bouteflika si è precipitato ad Algeri ma di qui a parlare di una Algeria passata alla Fratellanza ce ne corre. E' anche vero, lo dico per inciso, che a Roma sono convinti di avere un accordo con l'Algeria in funzione anti turca per bloccarne le mire espansionistiche. Non si può dire, ma è così.

 

zee.jpg
 
L'immagine è tratta da centromacchiavelli.com ed è di pubblico dominio

 

Oggi una notizia che ha fatto il giro delle cancellerie: è stato eletto alla carica dell'Assemblea Nazionale Slimane Chenine esponente della Fratellanza.


Ecco, che allora quelle che erano voci assumono la caratteristica di anticipazioni di un cambio politico di vasta portata ad Algeri che avrà enormi ripercussioni in tutto il Mar Mediterraneo Occidentale oltre che in Libia, dove, ricordo l'Italia ha enormi interessi con l'Eni. E già, quel tratto di mare nel quale mezzo mondo sta facendo esplorazioni di vasta portata alla ricerca di gas e petrolio.


Esplorazioni che sembrerebbe abbiamo avuto esiti molto positivi.


Per inciso, Roma e Algeri stanno trattando l'istituzione delle Zone Economiche Esclusive per lo sfruttamento, però con gli algerini che accampano diritti un po' troppo vasti: se li lasciano fare tra un po' si prendono Carlo Forte, Oristano e Alghero. Ecco, non vorrei che ci sia un accordo sottobanco tra turchi e algerini, a discapito proprio dell'Italia con la riedizione delle turbolenze anche militari già in corso nel Mediterraneo Orientale. Qui alla fine rischiamo di dover dare ragione a Mauro Pili (ex Parlamentare di Forza Italia ed ex Presidente della Regione Sardegna) che segue la questione da anni e che lancia allarmi sul grave rischio di un accordo militare e politico tra Ankara e Algeri ai danni dell'Italia e della Sardegna in relazione ai giacimenti di gas e petrolio nel WestMed.

Mentre a Roma si chiacchiera di insignificanti lillipuziani nord europei, la Sardegna (e l'Italia) rischia di essere derubata.

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La tigre di carta è nuda di Clara Statello La tigre di carta è nuda

La tigre di carta è nuda

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Il salto tecnologico della Cina e il QE (di guerra) di Draghi di Pasquale Cicalese Il salto tecnologico della Cina e il QE (di guerra) di Draghi

Il salto tecnologico della Cina e il QE (di guerra) di Draghi

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti