Xi Jinping promuove l'unità asiatica in risposta alla pressione USA

La Cina propone un fronte unito contro l'unilateralismo

1345
Xi Jinping promuove l'unità asiatica in risposta alla pressione USA

Il presidente cinese Xi Jinping ha lanciato un appello all'unità regionale e promosso l'idea di una "famiglia asiatica" durante il suo recente tour in Sud-est asiatico, in un chiaro tentativo di contrastare la pressione esercitata dagli Stati Uniti affinché i paesi della regione limitino i legami commerciali con Pechino. La visita di Xi arriva in un momento di crescenti tensioni economiche tra Cina e Stati Uniti, mentre Washington cerca di stringere alleanze per contenere l'influenza commerciale e geopolitica di Pechino. 

Un messaggio di solidarietà regionale  

La tournée di tre nazioni si è conclusa a Phnom Penh, in Cambogia, dopo aver toccato Vietnam e Malesia. Durante il suo discorso a un banchetto di Stato in Malesia, Xi ha sottolineato l'importanza della solidarietà regionale, invitando i paesi asiatici a resistere agli scenari di confronto geopolitico e blocchi contrapposti. "La Cina e la Malesia staranno al fianco dei paesi della regione per contrastare le correnti sotterranee di confronto geopolitico e basato su blocchi", ha dichiarato Xi nella capitale amministrativa malese, Putrajaya. "Insieme proteggeremo le brillanti prospettive della nostra famiglia asiatica", le sue parole riportate da Bloomberg.

Questo messaggio è stato rafforzato da una dichiarazione congiunta, in cui Cina e Malesia hanno concordato di intensificare la collaborazione in settori come industria, catene di approvvigionamento, dati e talenti. I due paesi si sono impegnati a implementare il loro Programma Quinquennale per la Cooperazione Economica e Commerciale e a costruire una "comunità strategica di alto livello Cina-Malesia". 

Critiche velate agli Stati Uniti  

Le parole di Xi contengono anche una critica implicita agli Stati Uniti, che sotto l'amministrazione Trump stanno cercando di convincere i partner commerciali a isolare la Cina. In un articolo pubblicato sui media cambogiani prima del suo arrivo a Phnom Penh, Xi ha nuovamente condannato l'unilateralismo e ha invitato i paesi vicini a opporsi "al tentativo di forze esterne di interferire nei nostri affari interni o seminare discordia". Un chiaro riferimento alle politiche statunitensi, che Pechino accusa di voler destabilizzare la regione. 

Le dichiarazioni di Xi arrivano in un contesto di escalation della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti. Secondo quanto riportato da Bloomberg, Washington sta preparando un piano per chiedere ai paesi di adottare misure volte a limitare il potenziale manifatturiero cinese, inclusa l'imposizione di tariffe secondarie sui beni cinesi, in cambio di concessioni tariffarie. Questa mossa segue l'aumento delle tariffe imposte da Trump sui prodotti cinesi, che ha raggiunto punte del 145%, e la conseguente rappresaglia di Pechino con tariffe fino al 125% sulle importazioni statunitensi. 

In questo scenario, Xi ha scelto il Sud-est asiatico come destinazione del suo primo viaggio all'estero dell'anno, cercando di persuadere che i paesi della regione a non stringere accordi con gli Stati Uniti a spese della Cina. Nonostante una tregua di 90 giorni, le minacce di aumenti tariffari drastici hanno costretto molti governi della regione a camminare su un filo sempre più sottile tra le due superpotenze. 

Successi diplomatici in Malesia e Vietnam  

Un segnale del successo diplomatico di Xi è emerso dalla visita in Malesia, dove il primo ministro Anwar Ibrahim lo ha definito un "leader straordinario" e ha espresso il suo sostegno all'opposizione all'indipendenza di Taiwan, l'isola secessionista che Pechino ritiene parte della Cina (a ragion veduta). Anwar ha anche ribadito che i membri dell'Associazione delle Nazioni del Sud-est Asiatico (ASEAN), di cui la Malesia detiene attualmente la presidenza di turno, "non sosterranno alcuna tariffa commerciale unilaterale". 

Il viaggio di Xi è iniziato lunedì in Vietnam, dove i leader locali lo hanno accolto calorosamente e hanno firmato 45 accordi per rafforzare i legami economici. In una dichiarazione congiunta, Hanoi e Pechino hanno espresso opposizione all'unilateralismo e condannato qualsiasi azione che metta a rischio la pace e la stabilità regionale, utilizzando un linguaggio coerente con quello adottato in passato. 

Verso un futuro asiatico unito?  

Il tour di Xi Jinping riflette chiaramente la volontà della Cina di consolidare la sua influenza nel Sud-est asiatico, presentandosi come un partner affidabile e un baluardo contro l'ingerenza straniera. Tuttavia, la sfida rimane significativa, poiché i paesi della regione devono bilanciare le relazioni con Pechino e Washington, evitando di essere trascinati in una spirale di conflitti commerciali e geopolitici. 

Nel frattempo, l'appello di Xi a un'unità asiatica e a una "famiglia comune" rappresenta un tentativo di costruire un fronte unito contro le pressioni esterne, promuovendo un modello di cooperazione regionale che metta al centro gli interessi asiatici piuttosto che quelli delle grandi potenze globali.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Loretta Napoleoni - Il crollo del mito Moody's di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Il crollo del mito Moody's

Loretta Napoleoni - Il crollo del mito Moody's

La controffensiva di Trump in Medio Oriente di Giuseppe Masala La controffensiva di Trump in Medio Oriente

La controffensiva di Trump in Medio Oriente

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America? di Raffaella Milandri Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Sionismo o mito dell'"eccezionalità"? di Paolo Desogus Sionismo o mito dell'"eccezionalità"?

Sionismo o mito dell'"eccezionalità"?

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Interferenza degli Stati Uniti nel Congresso del PKK? di Michelangelo Severgnini Interferenza degli Stati Uniti nel Congresso del PKK?

Interferenza degli Stati Uniti nel Congresso del PKK?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Con il governo Meloni aumentano le disuguaglianze di Michele Blanco Con il governo Meloni aumentano le disuguaglianze

Con il governo Meloni aumentano le disuguaglianze

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele di Giorgio Cremaschi Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti