WZ-7, il nuovo drone della Cina

WZ-7, il nuovo drone della Cina

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I droni si stanno imponendo come un’arma sempre più decisiva nei conflitti come dimostrato in Nagorno-Karabah dalla vittoria schiacciante dell’Azerbaigian contro l’esercito dell’Armenia grazie soprattutto ai droni turchi in forza all’esercito azero. Dunque tutti i paesi cercano di rafforzare le proprie aviazioni militari con flotte di droni sempre più moderni. 

Non fa eccezione la Cina che dopo essere diventato un gigante in termini economici si appresta a diventarlo anche dal punto di vista militare. Benché la sua forza sarà utilizzata solo a scopi difensivi e non certo espansionistici. E’ da escludere da questo punto di vista la nascita di un imperialismo cinese. 

Tornando ai droni, l’aeronautica dell'Esercito Popolare di Liberazione Cinese (PLA) esporrà per la prima volta il drone da ricognizione ad alta quota WZ-7 all'Airshow China 2021, che si terrà a Zhuhai, nella provincia del Guangdong della Cina meridionale, dal 28 settembre al 3 ottobre. 

Essendo uno dei droni più grandi della Cina, il WZ-7 sarà impiegato in missioni che richiedono una lunga durata come la ricognizione delle frontiere e il pattugliamento marittimo, spiegano alcuni esperti di Pechino al quotidiano Global Times. 

Sviluppato e prodotto internamente dalla Cina, il WZ-7 è un veicolo aereo senza pilota da ricognizione ad alta quota progettato per condurre missioni tra cui ricognizione di confine e pattugliamento marittimo, afferma l’emittente CCTV. 

Caratterizzato da un design ad ala tandem ed essendo di grandi dimensioni, il WZ-7 si caratterizza per poter svolgere missioni di lunga durata, spiega un addetto militare cinese al Global Times. La designazione ufficiale del drone è ora confermata come WZ-7 e la PLA Air Force lo sta presentando al pubblico in generale durante lo spettacolo aereo indicando che è entrato in servizio con la PLA Air Force.

In precedenza il velivolo senza pilota era conosciuto come Soar Dragon, il suo nome in codice. 

Il drone non è l’unica novità che la Cina presenterà all’Airshow: c’è anche il caccia J-16D, che è un aereo da guerra elettronica di nuovo tipo in grado di ricognizione, attacco e difesa, riferisce CCTV, osservando che è stato sviluppato sulla base del jet da combattimento J-16.

Con il caccia J-16D la Cina migliora le sue capacità di attacco nell’ambito degli attacchi elettronici, essendo il caccia in grado, ad esempio, di realizzare interferenze o inganni elettronici, oppure di  lanciare attacchi diretti su installazioni radar ostili o velivoli di preallarme, come spiegato da Wang Ya'nan, caporedattore di Aerospace Knowledge. 

Presente anche il caccia J-20, fiore all’occhiello dell’aviazione militare del Dragone. L'aeronautica del PLA mostrerà i suoi nuovi risultati verso la trasformazione strategica in un’aviazione militare di livello mondiale.  

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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