"Uno dei primi vaccinati morto di Covid". Il caso Gazzani e le domande senza risposta dalla politica

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"Uno dei primi vaccinati morto di Covid". Il caso Gazzani e le domande senza risposta dalla politica

È morto a causa del Covid Gabriele Gazzani, uno fra gli operatori sanitari presenti al VaccineDay del 27 dicembre, il primo giorno in cui è stato somministrato il vaccino in Italia. 

Gazzani, scrive Il Resto del Carlino, aveva ricevuto la seconda dose del siero Pfizer nella seconda metà di gennaio. La sorella Gabriella, intervistata dalla testata emiliana, ricorda come il fratello si sottoponesse spesso anche a tampone.

Gabriele Gazzani aveva 61 anni, tanti anni di servizio in ambulanza, prima con la Pubblica Assistenza e poi col 118.

Era stato tra i primi ad avere accesso alla vaccinazione: aveva ricevuto la prima dose già il 27 dicembre nel Vaccine day, il primo giorno in cui in tutta Italia (e anche a Ravenna) è partita la campagna di immunizzazione contro il Covid. La seconda dose di Pfizer (l’unico siero già approvato a fine dicembre) era arrivata a stretto giro, nella seconda metà di gennaio. 

La sua storia ora ha risvegliato gli interrogativi che ci si pone da mesi in tutto il mondo circa la durata della copertura vaccinale, visto che proprio gli operatori sanitari sono stati vaccinati per primi. Del resto il caso di Israele, definito il topo da laboratorio della vaccinazione di massa, mostra casi eloquenti a proposito. 

Anche il fratello di Gabriele Gazzani, prosegue il Resto del Carlino, anche lui operatore del 118 e vaccinato della prima ora, è ricoverato per covid.

Prepariamoci quindi ad ospedali senza personale, scuole senza docenti, fabbriche senza lavoratori..... Ah, no, i lavoratori saranno sospesi e sostituiti, come pezzi difettosi di una macchina, da nuovi schiavi che non pretenderanno l'eresia dei diritti, così i padroni non dovranno neppure giustificare il licenziamento. (Ops,... sospensione senza stipendio né contributi).

Agata Iacono

Agata Iacono

Sociologa e antropologa

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