Tunisi e Cina: verso un partenariato economico che prevede l’annullamento dei dazi

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Tunisi e Cina: verso un partenariato economico che prevede l’annullamento dei dazi

 

di Francesco Fustaneo

 

L'Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Tunisia, Wan Li, ha annunciato venerdì scorso che Pechino e Tunisi stanno lavorando attivamente alla conclusione di un accordo di partenariato economico per lo sviluppo comune, volto a istituire un regime tariffario che azzeri i dazi sui prodotti commerciati e scambiati tra i due Paesi, al fine di rafforzare la facilitazione degli scambi bilaterali.

In un'intervista con l'agenzia Tunis Afrique Presse (TAP), Wan Li ha auspicato che i negoziati terminino presto, così da consentire a un maggior numero di prodotti tunisini di qualità di accedere più facilmente al mercato cinese. Tale misura, ha affermato, contribuirebbe a portare il commercio tunisino-cinese a un livello superiore.

"Il volume degli scambi tra Cina e Tunisia è già considerevole, in particolare per quanto riguarda le esportazioni tunisine verso la Cina", ha sottolineato l’ambasciatore cinese, ricordando che Pechino sta lavorando per garantire uno sviluppo equilibrato tra i due Paesi e risolvere le difficoltà tecniche incontrate dalle esportazioni agricole tunisine. Wan Li ha inoltre ricordato che il presidente cinese Xi Jinping ha annunciato lo scorso giugno l'esenzione totale dai dazi doganali sul 100% dei prodotti imponibili provenienti da tutti i paesi africani che intrattengono relazioni diplomatiche con la Cina, Tunisia inclusa. Questa iniziativa, comprensiva del partenariato economico per lo sviluppo comune, mira ad aprire ulteriormente il mercato cinese e a offrire nuove opportunità di crescita alle economie africane.

Secondo i dati ufficiali, le importazioni tunisine dalla Cina sono aumentate del 42,7% nei primi cinque mesi del 2025, rappresentando il 14% delle importazioni tunisine totali a fine maggio. Il volume totale degli scambi commerciali tra i due paesi ha raggiunto i 9,2 miliardi di dinari nel 2024, rispetto agli 8,6 miliardi di dinari del 2023, con un aumento dell'8%.

A conti fatti, la Cina è diventata il primo Paese fornitore della Tunisia, superando Italia e Francia nella graduatoria dei partner nell'import.

Nei primi sette mesi del 2025 la quota cinese sulle importazioni complessive ha raggiunto il 13%, contro il 12% dell'Italia e l'11% della Francia, secondo l'ultimo bollettino dell'Istituto Nazionale di Statistica di Tunisi relativo ai primi sette mesi dell'anno.

Francesco Fustaneo

Francesco Fustaneo

Laureato in Scienze Economiche e Finanziarie presso l'Università degli Studi di Palermo.
Giornalista pubblicista dal 2014, ha scritto su diverse testate giornalistiche e riviste tra cui l'AntiDiplomatico, Contropiano, Marx21, Quotidiano online del Giornale di Sicilia. 
Si interessa di geopolitica, politica italiana, economia e mondo sindacale

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