Trump torna alla Casa Bianca: implicazioni per gli USA e i nuovi equilibri globali
Donald Trump, il candidato repubblicano, ha riconquistato la presidenza degli Stati Uniti sconfiggendo la vicepresidente democratica Kamala Harris nelle elezioni del 5 novembre. Questo ritorno al potere non è solo una rarità nella storia statunitense, dove solo Grover Cleveland aveva precedentemente riconquistato la Casa Bianca dopo una sconfitta, ma anche un punto di svolta in un’epoca di profondi cambiamenti geopolitici.
Durante la sua campagna, Trump ha insistito sulla necessità di rimettere al centro dell'agenda gli interessi nazionali, con una politica di isolamento rispetto ai conflitti esterni, in particolare rispetto al conflitto russo-ucraino, per il quale promette una soluzione diplomatica entro 24 ore.
In parallelo, ha sottolineato l’urgenza di riequilibrare le relazioni commerciali, soprattutto con la Cina, verso una maggiore indipendenza economica e industriale degli Stati Uniti. La sua visione prevede, inoltre, un rafforzamento dell’indipendenza energetica e una politica fiscale che favorisca il ceto medio e le imprese nordamericane, argomenti che hanno attirato il consenso di molti elettori. Il ritorno di Trump potrebbe – secondo alcuni analisti - ridurre l’ingerenza USA in altre regioni, dando così spazio a nuovi equilibri internazionali.
Tuttavia, vi sono diverse incognite: con vari processi legali pendenti, Trump dovrà gestire un paese polarizzato. Riuscirà questa sua visione di “America First” a trovare un posto in un mondo che si sta gradualmente spostando verso un sistema multipolare?
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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