Trump fa crollare i mercati con questo messaggio sulla Cina
Dichiarazioni di Trump sulla Cina innescano un crollo dei mercati: persi 450 miliardi in 10 minuti
Un post sul social network Truth Social dell’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha provocato un’immediata e violenta reazione dei mercati finanziari, causando un calo del valore azionario stimato in 450 miliardi di dollari in meno di dieci minuti.
L’annuncio in questione vedeva Trump affermare di stare valutando l’interruzione di alcuni legami commerciali con la Cina, incluso quello relativo all’olio da cucina, in risposta al rifiuto di Pechino di acquistare soia statunitense. “Ritengo che il fatto che la Cina abbia deliberatamente smesso di acquistare la nostra soia, causando difficoltà ai nostri produttori, sia un atto economicamente ostile”, ha scritto. “Stiamo valutando di porre fine alle nostre relazioni commerciali con la Cina per quanto riguarda l'olio da cucina e altri elementi del commercio, come ritorsione”.
La dichiarazione ha sottolineato che gli Stati Uniti possono “produrre facilmente olio da cucina” senza necessità di importarlo dalla Cina, in quella che è stata interpretata come una potenziale mossa di ritorsione in una guerra commerciale.
L’impatto sugli indici di Borsa è stato immediato e significativo. L’S&P 500 ha chiuso la seduta con un calo dello 0,2%, a 6.644,31 punti, dopo una giornata estremamente volatile che ha visto l’indice scendere fino all’1,5% e risalire dello 0,4% rispetto ai massimi. Il Nasdaq Composite ha registrato un decremento dello 0,8%, chiudendo a 22.521,70 punti, dopo aver toccato in sessione un calo del 2,1%.
Come riportato da Bloomberg, una potenziale interruzione del commercio di olio da cucina potrebbe avere ripercussioni di vasta portata per gli Stati Uniti, interessando anche i mercati energetici, in quanto il prodotto è utilizzato come materia prima per biocarburanti come il diesel rinnovabile. L’amministrazione Trump avrebbe già avviato misure per ridurre gli incentivi all'importazione di olio da cucina usato, in un contesto in cui le importazioni dalla Cina hanno raggiunto un massimo storico nel 2024.
L’episodio si inserisce in un’ulteriore escalation delle tensioni commerciali tra le due maggiori economie globali. Martedì, sia Washington che Pechino hanno infatti implementato dazi addizionali per le compagnie di navigazione, una mossa che ha contribuito al clima di incertezza e alla correzione di Wall Street.