Svolta in Libia: Haftar consente alle navi turche attracco a Bengasi
Momento di svolta in Libia: Khalifa Haftar ha dichiarato in una lettera indirizzata all'amministrazione dei porti e dei trasporti marittimi che le sue forze non si oppongono all'attracco delle navi commerciali battenti bandiera turca nel porto della provincia orientale di Bengasi, controllato dalle sue milizie.
"Non abbiamo obiezioni all'ingresso nei nostri porti di navi commerciali battenti bandiera turca che rispettano le procedure legali e la legislazione dichiarate", si legge nella lettera vergata da Haftar secondo quanto riferisce l’emittente televisiva libica Al-Hadath.
Un cambiamento netto rispetto al passato. Nello scorso dicembre una nave turca che trasportava medicinali era stata fermata nel porto di Misurata dalle forze fedeli ad Haftar, per poi essere rilasciata qualche giorno dopo.
Ankara e Tripoli hanno firmato due memorandum d'intesa, uno sulla cooperazione militare e l'altro sui confini marittimi dei paesi del Mediterraneo orientale.
Il 23 ottobre 2020 è stato raggiunto un cessate il fuoco sotto gli auspici delle Nazioni Unite.
Nei giorni scorsi si è insediato un governo di transizione di unità nazionale, con il compito di traghettare il paese alle elezioni del prossimo dicembre, sostenuto anche da Haftar. Il 5 febbraio, i delegati libici hanno eletto Mohammad Menfi a capo del Consiglio presidenziale composto da tre membri e Abdul Hamid Dbeibeh il nuovo primo ministro.
La scorsa settimana, il parlamento libico ha concesso un voto di fiducia al governo di Dbeibah con 132 voti dei 133 legislatori che hanno partecipato alla sessione.
I libici sperano così di riuscire a chiudere un decennio di guerra civile seguita al rovesciamento di Ghedaffi.