Sviluppo di qualità e rafforzamento della cooperazione win-win: Xi annuncia la nuova fase della Belt and Road Initiative

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Sviluppo di qualità e rafforzamento della cooperazione win-win: Xi annuncia la nuova fase della Belt and Road Initiative



di Fabio Massimo Parenti* - Crionline


Promuovere la cooperazione di alta qualità attraverso la Belt and Road Initiative (BRI). È questo il messaggio lanciato da Xi Jinping nel corso del quarto simposio sui lavori di costruzione della "Belt and Road Initiative" tenutosi a Pechino il 2 dicembre. Nonostante il mondo sia attraversato da tensioni, conflitti, guerre, oltre che da una crescente mentalità da Guerra Fredda e da uno scontro tra blocchi, le opportunità per far progredire la Nuova Via della Seta continuano a superare le sfide. Il presidente cinese ha dunque evidenziato l'importanza di mantenere fiducia e determinazione strategica in un progetto caratterizzato da una cooperazione win win tra la Cina e tutti quei Paesi che vogliano aderire all'iniziativa. La Repubblica Popolare Cinese, in sostanza, continuerà ad agire con senso di responsabilità e coraggio mettendo a disposizione dell'intero pianeta uno strumento, la Belt and Road appunto, fondamentale per la creazione di una comunità umana dal futuro condiviso. Da quando la BRI è stata lanciata nel 2013, sotto la leadership del Comitato Centrale del Partito e attraverso gli sforzi congiunti di tutte le parti in causa, sono stati conseguiti importanti risultati che hanno contribuito a rafforzare l'amicizia tra la Cina e i Paesi partecipanti, e che hanno contribuito a promuovere lo sviluppo socio-economico di questi ultimi. Xi ha affermato che il mondo è entrato in un nuovo periodo di turbolenza e cambiamento, e ha sollecitato sforzi per gestire in modo appropriato tutti i rischi e le sfide presenti. In che modo? Mitigando il più possibile l'impatto dei conflitti geopolitici e rilanciando una cooperazione di alta qualità.

Secondo il leader cinese è infatti necessario gestire la relazione tra "il rafforzamento del senso di realizzazione dei Paesi partecipanti e la garanzia dei benefici per la Cina". Xi ha inoltre chiesto, di pari passo, l'attuazione di misure concrete per salvaguardare gli interessi esteri della Repubblica Popolare Cinese. Non solo: in una fase storica caratterizzata da turbolenze globali, unilateralismo e protezionismo, è di primaria importanza incrementare la qualità della cooperazione relativa alla BRI, "entrata in una nuova fase di sviluppo di alta qualità". Aderendo al principio di "causa comune, bene comune e condivisione" , la BRI ha conseguito risultati notevoli nell'espansione delle aree di cooperazione e nel miglioramento della sua qualità. Seguendo il principio di "consultazione ampia, contributo comune e benefici condivisi", l'iniziativa ha visto una costante espansione delle zone geografiche e degli ambiti di collaborazione. È stata inoltre accompagnata – ed è questo l'aspetto principale sottolineato da Xi - da un progressivo miglioramento qualitativo. Un cambiamento, va da sé, che ha portato ad un continuo rafforzamento dell'attrattiva, dell'influenza e della coesione internazionale del progetto, con risultati sempre più significativi. Attraverso questi sviluppi, dunque, la Cina ha consolidato le relazioni con i Paesi partner, contribuendo al loro miglioramento economico e sociale. Ricordiamo che i simposi precedenti, tenutisi nel 2016, 2018 e 2021, hanno contribuito a indicare la strada da seguire per la cooperazione nell'ambito della Belt and Road in momenti critici.

Finora la Cina ha firmato più di 200 accordi di cooperazione BRI con oltre 150 Paesi e 30 organizzazioni internazionali nel mondo. Secondo l'Amministrazione generale delle dogane, nei primi 10 mesi di quest'anno il commercio della Repubblica Popolare Cinese con i Paesi partecipanti alla BRI è aumentato del 6,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, raggiungendo i 16,94 trilioni di yuan (corrispondenti a 2,33 trilioni di dollari). È proprio grazie alla cooperazione fornita dalla Belt and Road che alcuni Stati hanno realizzato le loro prime autostrade e ferrovie moderne, mentre altri hanno sviluppato la propria industria automobilistica e altri ancora hanno posto fine a carenze energetiche di lunga data. Il mese scorso, per esempio, il porto di Chancay, uno dei progetti di punta della BRI in Perù, è stato inaugurato tramite collegamento video da Xi e dalla presidente peruviana Dina Ercilia Boluarte Zegarra, consolidando la posizione del Perù come porta di collegamento tra terra e mare, Asia e America Latina. La BRI è entrata insomma in una nuova fase. Per il bene della Cina e del mondo intero.

* L'autore Fabio Massimo Parenti è professore associato di studi internazionali e Ph.D. in Geopolitica e Geoeconomia

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