Stiamo tornando al 1979?
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di Alessandro Volpi
Stiamo tornando al 1979? Il "blocco" del Mar Rosso da parte degli Huthi yemeniti che colpiscono le navi in transito può generare una crisi dell'economia reale, come avvenne nel 1979 con il blocco dello Stretto di Hormutz.
Oggi la situazione ha però due caratteristiche diverse. La prima è costituita dal fatto che le grandi compagnie marittine di trasporto merci sono cinesi e di proprietà dello Stato.
La seconda è rappresentata dal fatto che esiste un colossale casinò finanziario dominato dalle speculazioni, molto più grande rispetto al 1979.
Queste due condizioni possono generare una differenza importante. Il blocco dei traffici mondiali che per circa il 10% passa dal Mar Rosso può determinare colli di bottiglia in grado di piegare le economie più globalizzate, con pesanti difficoltà produttive che sono meno dure per economie più autosufficienti in termini di materie prime e semi lavorati come nel caso cinese.
La speculazione può facilmente tradurre in un'immediata ondata inflaizonistica il blocco, fornendo enormi profitti alla finanza derivata ed enormi danni ai consumatori. In questo senso, eventi geopolitici di siffatta natura, nell'attuale fase del capitalismo, sono fonte di indebolimento per le economie reali "mature" e fonte di profitti per la finanza, con un ulteriore spostamento verso la pressoché totale finanziarizzazione dell'Occidente, dove la rendita cancella il lavoro.
Oggi la situazione ha però due caratteristiche diverse. La prima è costituita dal fatto che le grandi compagnie marittine di trasporto merci sono cinesi e di proprietà dello Stato.
La seconda è rappresentata dal fatto che esiste un colossale casinò finanziario dominato dalle speculazioni, molto più grande rispetto al 1979.
Queste due condizioni possono generare una differenza importante. Il blocco dei traffici mondiali che per circa il 10% passa dal Mar Rosso può determinare colli di bottiglia in grado di piegare le economie più globalizzate, con pesanti difficoltà produttive che sono meno dure per economie più autosufficienti in termini di materie prime e semi lavorati come nel caso cinese.
La speculazione può facilmente tradurre in un'immediata ondata inflaizonistica il blocco, fornendo enormi profitti alla finanza derivata ed enormi danni ai consumatori. In questo senso, eventi geopolitici di siffatta natura, nell'attuale fase del capitalismo, sono fonte di indebolimento per le economie reali "mature" e fonte di profitti per la finanza, con un ulteriore spostamento verso la pressoché totale finanziarizzazione dell'Occidente, dove la rendita cancella il lavoro.