Come Kiev voleva espandere il conflitto in Bielorussia - DOCUMENTI INTEL
Stellantis Pomigliano sempre più in difficoltà con la mobilitazione operaia dello Slai Cobas
L’ennesimo sciopero dello Slai Cobas proclamato oggi allo stabilimento Stellantis, ex Fiat, di Pomigliano d’Arco, per protestare contro le insostenibili condizioni dei lavoratori e le carenze igienico-sanitarie, comportano sempre più difficoltà per l’azienda.
Anche oggi, dal sindacato di base, comunicano che per far fronte allo sciopero di oggi “l’azienda ha mobilitato ben 4 turni di lavoro ed alcune centinaia di trasfertisti dal altri stabilimenti per far fronte al 75% di adesione allo sciopero del primo turno sulla linea della Fiat Panda.” Inoltre, l’azienda ha dovuto convocare tutti i team leaders della linea della Panda in quanto c’è stata un’elevata percentuale di vetture uscite dal processo produttivo con molti difetti, dovuti al fatto che molti operai sono stati dirottati su mansioni che non avevano mai svolto. Un vero disastro, insomma, dovuto alla strategia padronale di non dare ascolto alle maestranze in fabbrica che protestano da due mesi.
L’ex Parlamentare dello Slai Cobas, Mara Malavenda, dell’esecutivo nazionale del sindacato di base " ha ribadito che “l’azienda dovrà rassegnarsi perché con le buone o le cattive riporteremo la democrazia in fabbrica per una forte tutela dei lavoratori e dei loro diritti. Come sindacato riteniamo intollerabile le strategie aziendali - delle fabbriche Stellantis in Italia - di super sfruttamento dei lavoratori per incrementare a dismisura produzione e ritmi di lavoro a danno dell’insieme dei diritti e delle tutele in fabbrica"
Secondo Malavenda " è evidente che, con gli scioperi in atto, Stellantis sarà impossibilitata a recuperare la produzione persa per gli innumerevoli problemi impiantistici e di approvvigionamento dei particolari da assemblare nonché per gli scioperi dei lavoratori che in queste settimane si stanno diffondendo nell' insieme delle fabbriche del gruppo".
Oltre alla battaglia in fabbrica, il sindacato di base andrà oltre, aprendo il fronte giudiziario con Stellantis: “Oltre al proseguimento della mobilitazione dei lavoratori contro gli straordinari ed i recuperi al sabato il sindacato di base avvierà nei prossimi giorni iniziative giudiziarie a tutela della democrazia nelle fabbriche del Gruppo e dei lavoratori. Iniziative che (come le ultime che hanno riscritto in Italia il diritto antidiscriminatorio a favore dei lavoratori cambiando la relativa giurisprudenza) puntando a sconfiggere la millantata rappresentanza sindacale del neo-sindacalismo giallo. filo aziendale e di comodo, firmatario e no!”