Soldati russi in Repubblica Centrafricana, il Cremlino smentisce il New York Times
I media occidentali sono riparti alla carica contro la Russia, questa volta coinvolgendola in alcuni episodi avvenuti Repubblica Centrafricana. Ma dal Cremlino arriva una smentita perentoria. I consiglieri militari russi non hanno partecipato a omicidi di civili e rapine nella Repubblica Centrafricana, questa è un'altra bugia dei mass media occidentali, ha affermato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov.
"I consiglieri militari russi non potevano in alcun modo partecipare a omicidi e uccisioni e non vi hanno partecipato. È un'altra bugia", ha detto ai media il funzionario del Cremlino, quando gli è stato chiesto un commento su una pubblicazione al riguardo apparsa sulle colonne del New York Times.
In precedenza, il quotidiano ha affermato che esperti delle Nazioni Unite avevano redatto un rapporto per il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in cui si affermava che i consiglieri militari russi erano coinvolti in crimini nella Repubblica Centrafricana.
Nel dicembre 2020, il ministero degli Esteri russo ha dichiarato che la Russia aveva inviato un ulteriore gruppo di 300 istruttori per l'addestramento delle truppe della Repubblica Centrafricana su richiesta delle autorità del paese per l'assistenza nel respingere un assalto di gruppi armati illegali. Attualmente nel paese africano ci sono oltre 500 istruttori e consiglieri militari russi. Il ministero degli Esteri russo ha ripetutamente affermato che gli istruttori russi si trovano nella Repubblica Centrafricana in modo assolutamente legale e continuano ad addestrare l'esercito nazionale del paese.