Siria, Biden non elimina HTS dalla lista delle organizzazioni terroriste
La decisione di eliminare Hayat Tahrir al-Sham (HTS) dalla lista delle organizzazioni terroriste in Siria toccherà, al presidente eletto Donald Trump. Infatti, funzionari statunitensi, a condizioni di anonimato, hanno rivelato che il presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden, non revocherà la decisione.
Al Washington Post i funzionari dell’amministrazione Biden hanno spiegato che HTS "deve dimostrare di aver fatto un taglio netto con i gruppi estremisti, in particolare Al-Qaeda, prima che la designazione possa essere revocata. Le azioni parleranno più delle parole".
Secondo altri resoconti, Washington nutre "preoccupazioni persistenti" dopo che il nuovo leader de facto della Siria, Ahmad al-Sharaa, ex vicecomandante dell'ISIS e fondatore di Al-Qaeda in Siria, ha dato il via libera al riconoscimento di estremisti stranieri tra i ranghi degli ufficiali delle forze armate di recente formazione, concedendogli la cittadinanza siriana, in quanto sono "parte del movimento che ha portato alla caduta di Assad".
Nell'ambito della guerra segreta sostenuta dagli Stati Uniti contro l'ex governo siriano, nell'agosto 2011 il leader dell'ISIS Abu Bakr al-Baghdadi inviò il suo vice Abu Mohammad al-Julani (nome di battaglia di Sharaa) e un gruppo di combattenti estremisti dall'Iraq alla Siria per fondare il Fronte al-Nusra, la branca ufficiale di Al-Qaeda in Siria.
Il gruppo di Sharaa, che ha poi cambiato nome in HTS, ha compiuto attacchi suicidi a Damasco nel dicembre 2011 e nel gennaio 2012 prima di annunciare la propria esistenza. Migliaia di estremisti religiosi salafiti provenienti da decine di paesi, tra i quali Gran Bretagna, Belgio, Francia, Cina, Cecenia, Tunisia, Afghanistan, Uzbekistan, Tagikistan e Arabia Saudita, si sono uniti a Sharaa nella lotta contro Damasco.
HTS ha preso il controllo della Siria dopo un colpo di stato riuscito il governo di Bashar al-Assad il mese scorso. Nelle settimane successive, alti funzionari degli Stati Uniti, dell'Europa e del Golfo Persico si sono recati a Damasco per incontrare Sharaa e offrire il loro sostegno al governo de facto.
Washington ha anche revocato la taglia di 10 milioni di dollari sulla testa di Sharaa.
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