Riunione ONU di alto livello. Cina: "serve vero multilateralismo per governance globale giusta ed equa"
Una finestra aperta - Cgtn
Il 18 febbraio, ora locale, su appello della Cina, presidente di turno per il mese, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha tenuto una riunione di alto livello intorno al tema “praticare il multilateralismo, riformare e migliorare la governance globale”. La riunione è stata presieduta dal ministro cinese degli Esteri, Wang Yi, con un briefing del segretario generale dell’ONU, António Guterres, e la partecipazione attiva di oltre 100 paesi, il che è una chiara indicazione del forte desiderio della comunità internazionale di rivitalizzare il multilateralismo nel contesto attuale.
Aderendo ai principi di uguaglianza sovrana, equità, giustizia, solidariet, cooperazione e orientamento all'azione, Wang Yi ha elaborato la proposta cinese in quattro punti durante l'incontro. Sin da quando la Repubblica Popolare Cinese ha ripreso il suo legittimo seggio alle Nazioni Unite, la Cina ha costantemente contribuito alla governance globale. Il concetto di costruzione di una comunità dal futuro condiviso e le tre iniziative dello sviluppo globale, della sicurezza globale e della civiltà globale, proposte dal Presidente Xi Jinping, sono proprio le soluzioni offerte dalla Cina per riformare e migliorare la governance globale.
Il ruolo dell’ONU è indispensabile, la tendenza del multilateralismo è irreversibile, l’andamento alla solidarietà e al progresso è inarrestabile, la riforma e il miglioramento della governance globale è urgente. Il consenso raggiunto in questo incontro indica senza dubbio la strada per lo sviluppo del multilateralismo globale.
Quest'anno ricorre l'80° anniversario della vittoria nella guerra mondiale antifascista e l'80° anniversario della fondazione delle Nazioni Unite. “La Cina è in prima linea nel praticare un vero multilateralismo”, ha dichiarato Wang Yi, illustrando il punto di vista cinese sul miglioramento della governance globale, ed è intenzionata a lavorare fianco a fianco con il resto del mondo per rispondere meglio alle aspettative di tutti i popoli. Non a caso il ministro cinese degli Esteri ha sottolineato il sostegno della Cina a tutti gli sforzi che favoriscono i colloqui di pace in Ucraina e ha evidenziato che Gaza e la Cisgiordania "non sono merce di scambio nei negoziati politici".