Quale futuro per il Pakistan? Intervista esclusiva a Aleema Khan, sorella dell'ex premier in carcere
di Mario Pietri
Imran Khan, ex Primo Ministro del Pakistan, è una figura di grande rilevanza internazionale, noto per il suo impegno nel trasformare il panorama politico e sociale del paese. Dopo una brillante carriera come capitano della squadra di cricket pakistana, culminata nella storica vittoria della Coppa del Mondo del 1992, Khan ha intrapreso un percorso politico fondando il Pakistan Tehreek-e-Insaf (PTI). Il suo governo, iniziato nel 2018, è stato caratterizzato da riforme coraggiose volte a combattere la corruzione endemica, migliorare l'accesso alla sanità e all'istruzione, e rafforzare i diritti delle fasce più deboli della popolazione. Nonostante il successo iniziale, il suo mandato è stato bruscamente interrotto nel 2022 con un voto di sfiducia, aprendo la strada a una serie di accuse legali che hanno portato al suo arresto e alla repressione del PTI.
La caduta di Imran Khan ha scatenato proteste di massa in tutto il Pakistan, mentre migliaia di suoi sostenitori sono stati arrestati o perseguitati. Le manifestazioni pacifiche, spesso guidate dai giovani, si sono scontrate con una dura repressione da parte delle autorità, sollevando preoccupazioni a livello internazionale sul rispetto dei diritti umani e della democrazia in Pakistan.
A offrirci una prospettiva unica su questi eventi è Aleema Khan, sorella di Imran Khan, imprenditrice e attivista umanitaria di grande rilievo.
In questa intervista esclusiva, Aleema condivide il suo punto di vista sulla visione riformatrice di Imran Khan, le difficoltà che ha affrontato come leader, le condizioni di detenzione a cui è sottoposto e l'impatto devastante della repressione sul PTI e sui suoi sostenitori. Attraverso il racconto di Aleema, emergono storie di resilienza, lotta per i diritti fondamentali e il desiderio di un cambiamento che continua a ispirare milioni di pakistani.
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