Putin tende la mano, Zelensky rilancia l’ambiguità

1285
Putin tende la mano, Zelensky rilancia l’ambiguità

A margine delle celebrazioni per l’80° anniversario della vittoria contro il nazismo, Vladimir Putin ha rilanciato con forza la proposta di riprendere i negoziati di pace diretti con Kiev, senza condizioni preliminari, già il prossimo 15 maggio a Istanbul. Un'iniziativa che arriva dopo mesi di stallo, escalation militare e ripetuti tentativi russi di dichiarare tregue unilaterali inascoltati. “Non siamo stati noi a interrompere il dialogo nel 2022”, ha ricordato il presidente russo, “e oggi siamo pronti a riprenderlo subito, per una pace vera, duratura, che elimini le cause profonde del conflitto”.

La proposta ha ottenuto un sostegno insospettabile da Donald Trump, che ha esortato Zelensky ad accettarla “immediatamente”, definendola un’opportunità concreta per capire se la pace sia ancora possibile o meno. La risposta del presidente ucraino, però, lascia spazio a più di una perplessità. Zelensky ha dichiarato che “attenderà Putin personalmente a Istanbul”, ma ha rilanciato la richiesta di un cessate il fuoco immediato e totale, una condizione che rischia di bloccare sul nascere qualsiasi spiraglio di dialogo.

La sua affermazione che “questa volta i russi non cerchino scuse per non presentarsi” rovescia le responsabilità e mina la credibilità stessa di un negoziato che, per natura, esige rispetto reciproco e fiducia minima. La narrativa ucraina sembra quindi ancorata a una logica bellicista e propagandistica, ben lontana dalla disponibilità concreta al dialogo mostrata da Mosca. Putin ha chiarito che la Russia è pronta a discutere anche un nuovo cessate il fuoco, ma solo se si tratterà di una tregua rispettata da entrambe le parti, non strumentalizzata per guadagnare tempo sul piano militare.

Il clima creatosi attorno al vertice di Istanbul potrebbe segnare una svolta storica: da un lato Mosca invita alla pace e ottiene il sostegno anche di voci occidentali; dall’altro, Kiev si rifugia in una retorica vittimista e pretende garanzie unilaterali che rischiano di sabotare l’intera iniziativa.

*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Il topo da laboratorio del futuro dell'UE di Loretta Napoleoni Il topo da laboratorio del futuro dell'UE

Il topo da laboratorio del futuro dell'UE

Chi vince e chi perde la mortale partita europea di Giuseppe Masala Chi vince e chi perde la mortale partita europea

Chi vince e chi perde la mortale partita europea

Una piazza oceanica a Tripoli contro le Nazioni Unite di Michelangelo Severgnini Una piazza oceanica a Tripoli contro le Nazioni Unite

Una piazza oceanica a Tripoli contro le Nazioni Unite

Cina-UE: temi focali delle frequenti interazioni ad alto livello   Una finestra aperta Cina-UE: temi focali delle frequenti interazioni ad alto livello

Cina-UE: temi focali delle frequenti interazioni ad alto livello

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Maria Zhakarova commenta lo schiaffo di Brigitte a Macron di Marinella Mondaini Maria Zhakarova commenta lo schiaffo di Brigitte a Macron

Maria Zhakarova commenta lo schiaffo di Brigitte a Macron

Israele, il genocidio, e l'Occidente di Giuseppe Giannini Israele, il genocidio, e l'Occidente

Israele, il genocidio, e l'Occidente

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele di Giorgio Cremaschi Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Come si distrugge un Paese in 18 mesi: il caso Argentina di Fabrizio Verde Come si distrugge un Paese in 18 mesi: il caso Argentina

Come si distrugge un Paese in 18 mesi: il caso Argentina

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti