Proteste in Georgia: di nuovo in pratica lo scenario ucraino

3882
Proteste in Georgia: di nuovo in pratica lo scenario ucraino

 

Aumentano le violenze e le intensità delle manifestazioni che da alcuni giorni hanno investito la capitale georgiana, Tbilisi altre città della Georgia.

Ieri, è stato registrato anche l’uso di bombe molotov contro la polizia antisommossa durante uno scontro vicino al Parlamento. Le proteste in corso da alcuni giorni sono nate per la decisione del governo di congelare i negoziati di adesione all'UE fino al 2028.

Secondo quanto riferito, un agente di polizia è stato avvolto dalle fiamme a causa del lancio di una bottiglia molotov, ma l'incendio è stato rapidamente domato.

Le rivolte in Georgia in stile Maidan

Le proteste in georgia ricordano sempre di più l’epilogo golpista di quelle dell’Ucraina del 2014. Proprio per queste ragioni, il deputato russo Dmitry Belik in un'intervista a First Sevastopol ha ricordato che Il partito al governo ‘Sogno georgiano’, che ha vinto le elezioni parlamentari nel Paese il 28 ottobre, potrebbe impedire all'opposizione di organizzare le cosiddette rivolte di Maidan, simili a quelle che hanno avuto luogo anni fa in Ucraina.

Belik ha spiegato: “Sappiamo tutti molto bene che sono i Paesi occidentali a ideare queste rivoluzioni. In un primo momento, l'Unione Europea ha riconosciuto i risultati delle elezioni parlamentari in Georgia e ha affermato che non ci sono state grandi violazioni. Oggi, invece, l'Unione Europea chiede di rivedere i risultati e di indire nuove elezioni. In generale, questo è un tentativo di destabilizzare la situazione dall'interno”, aggiungendo che i manifestanti hanno bisogno di spargimenti di sangue e di vittime perché i disordini si sviluppino ulteriormente.

“Le autorità georgiane oggi professano la politica giusta: cooperano con la Russia, l'Azerbaigian, la Turchia e altri Paesi che rendono questa cooperazione redditizia. Lavorano dove è vantaggioso nell'interesse dei cittadini georgiani. Il popolo georgiano ha votato per questa politica alle elezioni parlamentari”, ha ribadito il deputato.

Infine, Belik ha sottolineato che “coloro che stanno cercando di destabilizzare la situazione nel Paese non si preoccupano degli interessi del popolo georgiano. Non possono che preoccuparsi meno del futuro del Paese anche dopo le proteste.”

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

"I nuovi mostri" - Roger Waters "I nuovi mostri" - Roger Waters

"I nuovi mostri" - Roger Waters

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina di Giuseppe Masala Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE   Una finestra aperta La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE

La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Il "cessate il fuoco" è nudo di Paolo Desogus Il "cessate il fuoco" è nudo

Il "cessate il fuoco" è nudo

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo di Alessandro Mariani Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La sinistra, l'America, e l'Occidente di Giuseppe Giannini La sinistra, l'America, e l'Occidente

La sinistra, l'America, e l'Occidente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire di Michele Blanco La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

L'orrore e' il capitalismo di Giorgio Cremaschi L'orrore e' il capitalismo

L'orrore e' il capitalismo

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti