Operazione d’estate: Mosca guadagna terreno in Ucraina
Nell’ultimo mese, la campagna estiva della Russia ha mantenuto un ritmo metodico e costante, guadagnando circa 500 km² – il triplo rispetto allo stesso periodo del 2024. Sebbene i progressi appaiano modesti sulla mappa, indicano un consolidamento della pressione su più assi e un cambio di slancio a favore di Mosca.
Sul fronte nord, nella regione di Sumy, i contrattacchi ucraini si sono arenati, mentre la Russia avanza per creare una “zona cuscinetto” al confine con il Kursk. Più a est, attorno a Kupiansk, le operazioni russe mirano a bloccare le forze ucraine, sebbene Moskovka resti contesa.
A sud, su Konstantinovka e Pokrovsk, l’artiglieria russa e le manovre di accerchiamento mettono sotto forte pressione le difese ucraine. L’area tra Pokrovsk e Velikaya Novoselka ha visto i guadagni più ampi del mese, con la presa di Dachnoye – primo insediamento nella regione di Dnepropetrovsk a cadere sotto controllo russo. Infine, il fronte di Zaporozhye, finora statico, si è riacceso.
La presa di Kamenskoye e la visita del ministro Belousov al fronte suggeriscono che Mosca potrebbe preparare un’offensiva più ampia nel sud. Il quadro complessivo mostra una strategia russa coerente: pressione multipla, logoramento graduale, e sfruttamento mirato delle debolezze ucraine.
Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati