Missili su Tel Aviv e sulla flotta USA: lo Yemen risponde alla guerra su Gaza
Le Forze Armate yemenite hanno annunciato un nuovo attacco missilistico contro l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv con un missile balistico ipersonico "Palestine 2". L’operazione, secondo le autorità yemenite, ha interrotto il traffico aereo nello scalo israeliano, costringendo alla sospensione dei voli e all’evacuazione dei passeggeri nei rifugi. L’attacco yemenita non si è fermato qui. In risposta ai pesanti bombardamenti USA sul proprio territorio, le forze di Sana’a hanno colpito con missili e droni la portaerei statunitense USS Harry S. Truman e altre unità da guerra nel Mar Rosso.
Il confronto, durato diverse ore, è un chiaro segnale della determinazione yemenita nel contrastare quella che definiscono "aggressione brutale e criminale" da parte di Washington. Gli Stati Uniti, infatti, hanno intensificato le operazioni militari in Yemen, bombardando l’aeroporto di Hudaydah, il porto di Salif e la provincia di Ma’rib, causando decine di vittime. A seguito di questi attacchi, il Pentagono ha annunciato l’invio di una seconda portaerei, la USS Carl Vinson, aumentando ulteriormente il rischio di una guerra regionale su larga scala.
Nel frattempo, Israele continua la sua offensiva su Gaza, ignorando gli appelli internazionali per un cessate il fuoco e impedendo l’ingresso degli aiuti umanitari. Più di 50.000 palestinesi sono stati uccisi dall’inizio dell’aggressione israeliana, un bilancio che il governo di Netanyahu considera accettabile nel suo obiettivo di schiacciare la resistenza palestinese.
Lo Yemen, che fin dall’inizio ha dichiarato la sua solidarietà con il popolo palestinese, ribadisce che continuerà a colpire obiettivi strategici israeliani e a bloccare la navigazione nel Mar Rosso finché l’assedio su Gaza non sarà revocato.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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https://www.presstv.ir/Detail/2025/03/23/744922/Yemeni-Armed-Forces-Hit-Ben-Gurion-Airport-Missile