Maduro sulle elezioni dei Giudici di Pace: il germe della vera democrazia

1007
Maduro sulle elezioni dei Giudici di Pace: il germe della vera democrazia

Il presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro, ha esaltato le elezioni del 15 dicembre, in cui sono stati scelti i giudici di pace, definendole "il germe più meraviglioso della vera democrazia, bolivariana e partecipativa" che apre una nuova era nel sistema venezuelano. Questo processo elettorale, descritto come "impeccabile" e "splendido", ha visto la partecipazione della maggioranza dei cittadini nelle comunità del paese, dimostrando un forte impegno verso una democrazia autentica e inclusiva.

Modello democratico alternativo

Maduro ha criticato il modello di democrazia liberale e borghese, affermando che i suoi processi elettorali sono "una farsa" in cui prevalgono i candidati che "mentono meglio" e manipolano i social media, piuttosto che quelli con maggiore "onestà" e "capacità". Ha sottolineato la necessità di stabilire un nuovo modello democratico libero da demagogie, false promesse e manipolazioni, invitando i deputati dell'Assemblea Nazionale a legiferare per "porre fine alla menzogna nella politica".

Durante un incontro con i giudici di pace eletti, Maduro ha dichiarato che la vera democrazia è quella dei cittadini comuni, non "la farsa" occidentale che ha prevalso per oltre 100 anni. Ha aggiunto che in Venezuela si sta costruendo una democrazia radicale, profonda, diretta, popolare e umanista che valorizza l'essere umano.

I Módulos de Paz e la nuova modernità

Maduro ha ordinato la creazione di Módulos de Paz per l'installazione dei giudici di pace eletti, che dovranno essere presenti in ogni Circuito Comunale su tutto il territorio nazionale. Questo passo rappresenta un ulteriore avanzamento nella costruzione di una democrazia partecipativa e sostanziale, in contrasto con i sistemi liberali occidentali che spesso si limitano a una democrazia formale che si limita all'espletamento dei cosiddetti 'procedurali universali'.

Il presidente bolivariano ha sottolineato che ogni azione intrapresa contribuisce alla costruzione di una nuova modernità americana e umanista, basata sui valori di Cristo e Bolívar e autenticamente socialista. Ha affermato che la modernità e la postmodernità della "vecchia civiltà occidentale" sono fallite, mentre in Venezuela sta nascendo "una nuova modernità profondamente umanista".

La Repubblica Bolivariana del Venezuela continua il suo percorso verso una democrazia partecipativa e sostanziale, che va oltre le apparenze formali dei sistemi liberali occidentali. Attraverso elezioni trasparenti e inclusive, la creazione di strutture di pace e l'impegno verso una nuova modernità umanista, il Venezuela sta costruendo un modello democratico che valorizza la partecipazione attiva dei cittadini e promuove la giustizia sociale.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle) di Giuseppe Masala L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Trump e la bolla di Bruxelles di Paolo Desogus Trump e la bolla di Bruxelles

Trump e la bolla di Bruxelles

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa di Marinella Mondaini Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Democrack di Giuseppe Giannini Democrack

Democrack

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia... di Michelangelo Severgnini Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

C'è grande confusione di Michele Blanco C'è grande confusione

C'è grande confusione

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti