Lula: "Il mondo non sarà più lo stesso dopo l'allargamento dei BRICS"

Lula: "Il mondo non sarà più lo stesso dopo l'allargamento dei BRICS"

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

Il recente vertice dei paesi BRICS in Sudafrica segnato da un allargamento del gruppo a nuovi paesi come Argentina, Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, è senza ombra di dubbio un evento spartiacque. Con l’ascesa e l’allargamento dei BRCS assistiamo al concretizzarsi della nuova configurazione multipolare del sistema di relazioni internazionali. 

A tal proposito il presidente brasiliano Lula ha affermato che l’ampliamento del gruppo BRICS cambia l'equilibrio di potere nel mondo.

"I BRICS sono diventati una cosa più potente, più forte, più importante. Credo che il mondo non sarà più lo stesso dopo l'allargamento dei BRICS, nelle discussioni economiche globali", ha detto il presidente nella sua settimanale "Conversazione con il presidente" trasmessa sui social network.

"Il BRICS è ora più forte del G7 (che riunisce le sette maggiori economie mondiali). Nel 1995, i Paesi del G7 detenevano il 45% del PIL mondiale a parità di potere d'acquisto e i BRICS il 16%. Ora i BRICS hanno il 32% e il G7 il 29%", ha aggiunto.

I Paesi del blocco hanno anche deciso di coordinare le loro posizioni all'interno delle Nazioni Unite, del G20 e di altre piattaforme internazionali. Inoltre, hanno espresso il loro sostegno alla riforma delle Nazioni Unite e a una maggiore rappresentanza dei Paesi in via di sviluppo nel Consiglio di sicurezza dell'ONU.

Il presidente ha anche commentato la sua visita della scorsa settimana in Sudafrica, Angola e Sao Tomè e Principe. A questo proposito, ha avanzato la proposta che il Fondo Monetario Internazionale (FMI) converta l'enorme debito dei Paesi africani, stimato in 800 miliardi di dollari, in opere infrastrutturali, in modo che queste nazioni possano crescere e successivamente pagare i loro obblighi.

"Il continente africano è un continente di grande povertà. Il problema è che quasi tutti i Paesi devono molto al Fondo Monetario Internazionale e la quantità di interessi che pagano impedisce loro di investire in altro", ha dichiarato il leader progressista nella sua trasmissione settimanale sui social media.

"Per questo ho proposto l'idea che i Paesi ricchi trasformino il debito (degli africani) verso il FMI in opere infrastrutturali, in modo che i Paesi africani possano iniziare a crescere e poi pagare il loro debito. Dobbiamo dare loro questa opportunità".

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein? di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein?

Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein?

Le "non persone" di Gaza di Paolo Desogus Le "non persone" di Gaza

Le "non persone" di Gaza

Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez di Fabrizio Verde Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez

Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez

Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez di Geraldina Colotti Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez

Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn di Giorgio Cremaschi Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn

Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn

Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio di Marinella Mondaini Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio

Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

La mannaia dell'austerity di Giuseppe Giannini La mannaia dell'austerity

La mannaia dell'austerity

Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin di Antonio Di Siena Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin

Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin

20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura di Michelangelo Severgnini 20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura

20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura

LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’  di Andrea Puccio LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’ 

LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’ 

La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute di Giuseppe Masala La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute

La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa" di Paolo Arigotti La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa"

La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa"

Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"? di Michele Blanco Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"?

Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"?

 Gaza. La scorta mediatica  Gaza. La scorta mediatica

Gaza. La scorta mediatica

Il Moribondo contro il Nascente Il Moribondo contro il Nascente

Il Moribondo contro il Nascente

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti