L'INSOSTENIBILITÀ DELL'EURO FOR DUMMIES
di Gilberto Trombetta
La situazione di costante manipolazione valutaria in cui ci troviamo dal momento dell'ingresso nell'euro non impatta solamente sull'export extra UE, ma crea asimmetrie insostenibili soprattutto all'interno dell'Eurozona.
Per esempio utilizzando la Nutella per valutare la parità di potere d'acquisto, l'euro italiano risulta sopravvalutato del 25% rispetto a quello tedesco: Il barattolo da 800 g costa 6,99 euro al chilogrammo in Italia contro i 5,06 euro/kg della Germania.
Questa differenza di prezzo, è evidente, con le riforme, la competitività, la produttività non c'entra nulla.
È appunto dovuta solamente al fatto che la moneta comune è troppo debole per la Germania e troppo forte per l'Italia.
Questo rende per gli italiani indebitamente vantaggiosi i prodotti tedeschi (più di quelli locali addirittura) e eccessivamente cari per i tedeschi quelli italiani.
È il meccanismo che ha mandato in tilt la bilancia dei pagamenti e per cui Monti si è sentito in dovere (come da lui ammesso in una celebre intervista) di ammazzare la domanda interna.
Inutile dire che con l'euro, l'unico modo per recuperare quel 25% di competitività di prezzo perso per colpa del sistema di cambi fissi, è tagliare di un quarto i salari italiani.
Good Morning from #Italy where Italian Euro is 25% overvalued vs German Euro when measured by Nutella purchasing power parity (Price for almost homogeneous product Nutella): The 800g jar costs €6.99 per kilogram in Italy vs €5.06/kg in Germany. So prices have to fall in Italy. pic.twitter.com/ewRgVmYfzf
— Holger Zschaepitz (@Schuldensuehner) 1 luglio 2019