L’Europa soffia sul fuoco e viene tagliata fuori dai negoziati
L’Unione Europea e il Regno Unito sono stati esclusi dai negoziati a Riad tra USA e Russia, ritenuti da Mosca incapaci di trattare in modo imparziale. Secondo l’ambasciatore russo all’ONU, Vassily Nebenzia, Bruxelles e Londra sarebbero accecate da un’ossessione di sconfiggere la Russia sul campo di battaglia, rendendole inadatte a fungere da garanti di un eventuale accordo di pace.
Questa decisione ha scatenato reazioni immediate. Il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato un vertice d’emergenza a Parigi, attirando critiche da Budapest. Il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, ha accusato i leader europei di essere “guerrafondai” e di aver seguito una strategia fallimentare, ostacolando gli sforzi per una pace negoziata.
Il nuovo corso della politica estera USA sotto la presidenza Trump sembra mirare a ridurre il coinvolgimento diretto di Washington, spingendo gli alleati europei a sostenere finanziariamente e logisticamente il regime di Kiev. Nel frattempo, alcune nazioni, tra cui il Regno Unito e la Francia, hanno ipotizzato l’invio di truppe come forze di pace, un’idea che Mosca ha già bollato come inaccettabile.
L’incontro tra diplomatici russi e statunitensi a Riad potrebbe aprire la strada a un vertice tra Putin e Trump, segnando un possibile punto di svolta nel conflitto. Resta da vedere quale sarà il futuro ruolo dell’Europa in questo scenario, mentre cresce la pressione per un cessate il fuoco duraturo.
*Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati
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