L'Emergenza Covid must go on
Covid: sbaraccato l’ormai impresentabile Comitato tecnico scientifico, dopo le dimissioni del coordinatore Agostino Miozzo che pretendeva essere la “sintesi” di un gruppo di personaggi sempre in TV a dire il contrario di quello che avevano detto il giorno prima.
Un teatrino dettato solo dalla vanità degli “esperti”? No, un preciso disegno politico.
In Italia, a differenza di tanti altri paesi (che si sono avvalsi di un solo dirigente sanitario dell’emergenza Covid che si assumeva la responsabilità delle indicazioni che dava al Capo del Governo, ai ministri ai direttori dei vari dicasteri) si è voluto avere una masnada di “esperti” (oltre a quelli del Comitato tecnico scientifico, i consulenti Covid di ministri e governatori regionali ai quali bisogna aggiungere i 19 comitati di esperti delle “task force” di Colao) solo per creare una deresponsabilizzante situazione che permette ai politici di fare quello che vogliono. Valga per tutti la sciagurata decisione di Conte di imporre, l’8 marzo, un lockdown nazionale contro il parere del Comitato tecnico scientifico del 7 marzo che protendeva per il proseguimento di “zone rosse” circoscritte a comuni o province.
Da questo punto di vista, il nuovo Comitato tecnico scientifico non promette nessun cambio di passo passando da 24 a 12 membri. Unica flebile speranza, l’inserimento in questo – finalmente! - di un epidemiologo: Donato Greco il quale già nell’ottobre 2020 prospettava l’endemicità del virus Sars-Cov-2 (e, quindi, inutilità di lockdown come quello previsto per Pasqua).
Intanto impazzano le deresponsabilizzanti “raccomandazioni” degli esperti. Ultimo esempio un surreale “studio” di Inail, Iss, ministero della Salute e Aifa, firmato da ben 26 esperti, che propone per fermare il virus, oltre alla quarantena per i vaccinati, la distanza di due metri a tavola. Servirà a qualcosa questo studio? Si ai governatori regionali i quali, per “venire incontro” alle implorazioni dei ristoratori, certamente ridurranno i due metri di qualche centimetro. Grazie a questo sistema l’emergenza Covid serve a far crescere un, assolutamente inedito, potere clientelare. Perché, quindi, dovrebbe finire l’emergenza Covid?
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