Lavrov: "Il conflitto israelo-palestinese si è già diffuso in tutta la regione e gli Stati Uniti hanno avuto un ruolo"
Ci sono già conseguenze terribili per le posizioni di Stati Uniti d’America e dei suoi alleati, in particolare per l’espansione del conflitto nella Striscia di Gaza, secondo il ministro degli Affari esteri russo, Sergei Lavrov, durante una conferenza riunione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
"La moralità umana richiede un'azione urgente per porre fine al fuoco e alla sofferenza umana in Palestina". Ha ricordato Lavrov, avvertendo che dalla situazione attuale nella Striscia di Gaza è improbabile che un giorno la terra nella zona diventi abitabile, descrivendo la situazione nell'enclave palestinese come "una vera tragedia umana la cui fine non è in vista.”
Nel sottolineare che "per alleviare le sofferenze degli abitanti della Striscia di Gaza, la Russia, come altri paesi, ha inviato centinaia di tonnellate di cibo, prodotti sanitari e medicinali", il capo della diplomazia russa ha lamentato che la consegna degli aiuti umanitari è stata ostacolata.
La posizione degli Stati Uniti blocca tutti gli sforzi volti a fermare lo spargimento di sangue
Lavrov ha denunciato che fino ad ora il Consiglio di Sicurezza "non è stato in grado di rispondere adeguatamente a questa sfida". "La ragione è ben nota: è la posizione degli Stati Uniti, che blocca tutti gli sforzi e le iniziative per fermare lo spargimento di sangue nei territori occupati [della Palestina].”
Evidenziando "l'astuzia della diplomazia americana", ha ribadito che Washington pone il veto sulle risoluzioni di cessate il fuoco e allo stesso tempo chiede una riduzione dell'intensità dei combattimenti: “Evidentemente ciò dà carta bianca per continuare con le punizioni collettive contro i palestinesi.”
Per il rappresentante russo, "la mancanza di misure globali ha fatto sì che l'attuale escalation del conflitto in Palestina si diffondesse in tutta la regione, e ancora una volta non senza il disastroso coinvolgimento degli Stati Uniti e dei loro alleati, la cui presenza militare in Medio Oriente, così come in altri parti del continente eurasiatico, sta creando nuovi e inaccettabili rischi per la sicurezza internazionale."
Infine, Lavrov ha spiegato come i colloqui sulla soluzione del conflitto a Gaza, tenuti separatamente da Washington con i rappresentanti dei paesi della regione alla fine non portano a nulla, ma solo peggiorano la situazione. "Ogni round dell'arrogante politica unilaterale degli Stati Uniti in Medio Oriente, i colloqui separati con i vicini regionali, accompagnati da promesse finanziarie, si conclude con un'escalation sempre più sanguinosa. Questo è ciò che è successo questa volta".