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La visita del ministro degli esteri iraniano in Italia
Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir Abdolahian, si è recato oggi in Italia.
Nelle dichiarazioni, di rito, precedenti a questo viaggio, Amir Abdolahian ha indicato che la sua visita a Roma è finalizzata al proseguimento dei legami bilaterali, soprattutto nei settori della cooperazione politica, economica e commerciale.
È il primo viaggio in Italia di Amir Abdolahian da quando è entrato in carica come ministro degli Esteri iraniano e, secondo lo stesso ministro degli Esteri persiano, arriva su invito ufficiale del suo omologo italiano, Luigi Di Maio.
Un invito che probabilimente è dettato dall'esigenza dell'Italia di far ricorso ad altri paesi per sostituire la Russia nella fornitura di idrocarburi. Teheran ancora sotto sanzioni feroci USA per il ritiro di Washington dall'accordo stipulato per il nucleare iraniano, di certo, nella situazione attuale può ben poco. All'Iran non è permesso esportare idrocarburi in Italia, facendolo Roma incorrerebbe nelle sanzioni di Washington.
La Russia non esporta più gas per ritorsione contro le sanzioni occidentali. Quindi, Di Maio ha invitato il suo omologo che rappresenta un paese in condizioni di regime sanzionatorio uguale a quello di Mosca? Ragionamento che potrebbe risultare contorto, ma questa è la realtà. "Grande è confusione sotto il cielo" diceva Mao Tse Tung. Non possiamo completare la citazione che terminava così: "La situazione è eccellente". Non lo è per niente è quanto di più grottesca e drammatica.
Da Teheran, comunque, ribadiscono che il perseguimento di legami bilaterali, soprattutto nei settori della cooperazione politica, economica e commerciale,( l'Italia un tempo primo partner comemerciale di Teheran) è l'obiettivo principale dell'agenda di Amir Abdolahian in questa visita.
Secondo l'agenda annunciata dai media locali, il ministro degli Esteri iraniano incontrerà anche il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin.
In precedenza, il diplomatico iraniano ha avuto due incontri con Di Maio; una volta nel settembre dello scorso anno durante l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA) e una volta nel febbraio di quest'anno durante la cinquantottesima sessione della Conferenza sulla sicurezza di Monaco.
Nel loro ultimo incontro, le due parti hanno discusso lo sviluppo e l'allargamento dei legami bilaterali e alcune questioni di comune interesse in ambito regionale e internazionale.
Inoltre, entrambi i funzionari hanno avuto una conversazione telefonica nel novembre 2021, in cui hanno evidenziato la necessità di espandere i legami bilaterali.