La scuola inizia con i soliti problemi irrisolti

Cattedre senza insegnanti, edilizia scolastica fatiscente, linee guida sulla educazione civica a dir poco discutibile. L'anno scolastico 2024-25 inizia sotto i peggiori auspici

474
La scuola inizia con i soliti problemi irrisolti

 

di Federico Giusti

Ogni anno la stessa storia: insegnanti di sostegno arrivati in ritardo rispetto all'inizio della scuola, cattedre scoperte, supplenze non assegnate, plessi inidonei o con capienza insufficiente ad ospitare le classi obbligando alunnie a doppi turni,  orari ridotti nonostante ci siano migliaia di docenti idonei all’insegnamento e disponibili alla convocazione,  migliaia di precari o senza incarico.

A questo si aggiunga il malfunzionamento dell’algoritmo ministeriale GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) per l’assegnazione delle supplenze, un meccanismo che ha palesato enormi contraddizioni e limiti tanto da lasciare a casa insegnanti con alti punteggi.

Gli organici della scuola sono inadeguati, mancano ad esempio gli ATA e gli amministrativi ( solo negli ultimi anni sono stati tagliati più di 50 mila posti di lavoro e i buchi di organico riguardano ormai 20 mila unità) assegnati alle segreterie, le assunzioni precarie e stagionali sono innumerevoli, evidente il sovraccarico di lavoro,  assurdi gli adempimenti burocratici imposti al corpo docente, una situazione paradossale che rende problematico in tanti casi il normale svolgimento  delle lezioni.

Ma al peggio non c'è mai fine e prova ne sia la cronica carenza di palestre e laboratori, il rifacimento dei plessi scolastici con i fondi Pnrr non ha tenuto conto di questi problemi limitandosi alla ricostruzione di scuole senza intervenire per colmare i deficit che impediscono il pieno funzionamento della attività didattica. Il Governo evita di affrontare questi problemi , preferisce invece inviare i cani antidroga davanti alle scuole o invocare la repressione delle occupazioni. 

Un recente dossier di Legambiente fotografa il precario, a dir poco, stato di salute dell'edilizia scolastica ad esempio solo un edificio su due dispone del certificato di agibilità (52,9%), di collaudo statico (49,5%) e di prevenzione incendi (51,6%), ad essere colpiti sono soprattutto le aree meridionali, ci sono Regioni nelle quali non è stata costruita alcuna scuola negli ultimi 56 anni e i due terzi delle strutture esistenti sarebbe prive delle certificazioni sismiche
 
Ammesso, ma non concesso, che tra gli obiettivi del Governo ci fosse anche la messa  in sicurezza delle scuole, ad oggi questo risultato risulta assai lontano da essere raggiunto e perfino Il DM 26/08/92, in materia di sicurezza e prevenzione degli incendi nelle scuole, è disatteso con gli adempimenti previsti entro il 1997 ancora lungi dall'essere portati a termine. Il legislatore negli anni ha rinviato l'applicazione delle norme con proroghe continue, l'ultima del 2023 valida fino a tutto il 2024, pensiamo che anche questa volta saranno costretti a prendere tempo visto che solo il 30 per cento degli edifici risulta in possesso del certificato di prevenzione.
 
Ancora più deludenti sono i dati relativi ai controlli antisismici degli edifici scolastici, un quadro assai preoccupante che palesa limiti strutturali mai affrontati con serietà e la dovuta attenzione.
Torna in auge invece il voto in condotta che farà media  incidendo anche ai fini della maturità.
Del resto un Governo disattento alla istruzione e alla sanità è in perfetta continuità con quella idea dello stato leggero che porta al progressivo disinvestimento in materia di salute ed educazione.
 
Fonte: Ecosistema scuola 2024, XXIII Rapporto nazionale sulla qualità degli edifici e dei servizi elaborato da Legambiente

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Come la post-verità diventa post-realtà di Giuseppe Masala Come la post-verità diventa post-realtà

Come la post-verità diventa post-realtà

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita   Una finestra aperta Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Macao celebra 25 anni di sviluppo e crescita

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Caracas contro il fascismo e per la Palestina di Geraldina Colotti Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Professioni e privilegi di Giuseppe Giannini Professioni e privilegi

Professioni e privilegi

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA di Gilberto Trombetta IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

IL RITORNO DEL VILE AFFARISTA

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Tempi duri per i poveri di Michele Blanco Tempi duri per i poveri

Tempi duri per i poveri

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis di Giorgio Cremaschi Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Il ragionier Fracchia Urso e le "promesse" di Stellantis

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti