La scuola inizia con i soliti problemi irrisolti
Cattedre senza insegnanti, edilizia scolastica fatiscente, linee guida sulla educazione civica a dir poco discutibile. L'anno scolastico 2024-25 inizia sotto i peggiori auspici
di Federico Giusti
Ogni anno la stessa storia: insegnanti di sostegno arrivati in ritardo rispetto all'inizio della scuola, cattedre scoperte, supplenze non assegnate, plessi inidonei o con capienza insufficiente ad ospitare le classi obbligando alunnie a doppi turni, orari ridotti nonostante ci siano migliaia di docenti idonei all’insegnamento e disponibili alla convocazione, migliaia di precari o senza incarico.
A questo si aggiunga il malfunzionamento dell’algoritmo ministeriale GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) per l’assegnazione delle supplenze, un meccanismo che ha palesato enormi contraddizioni e limiti tanto da lasciare a casa insegnanti con alti punteggi.
Gli organici della scuola sono inadeguati, mancano ad esempio gli ATA e gli amministrativi ( solo negli ultimi anni sono stati tagliati più di 50 mila posti di lavoro e i buchi di organico riguardano ormai 20 mila unità) assegnati alle segreterie, le assunzioni precarie e stagionali sono innumerevoli, evidente il sovraccarico di lavoro, assurdi gli adempimenti burocratici imposti al corpo docente, una situazione paradossale che rende problematico in tanti casi il normale svolgimento delle lezioni.
Ma al peggio non c'è mai fine e prova ne sia la cronica carenza di palestre e laboratori, il rifacimento dei plessi scolastici con i fondi Pnrr non ha tenuto conto di questi problemi limitandosi alla ricostruzione di scuole senza intervenire per colmare i deficit che impediscono il pieno funzionamento della attività didattica. Il Governo evita di affrontare questi problemi , preferisce invece inviare i cani antidroga davanti alle scuole o invocare la repressione delle occupazioni.