La Russia espelle il vice ambasciatore degli Stati Uniti a Mosca (aggiornamento)
La Russia ha espulso il vice ambasciatore degli Stati Uniti a Mosca Bart Gorman, ha detto a RIA Novosti il ??portavoce della missione diplomatica Jason Rebholtz.
"La Russia ha espulso il vice capo della missione (DCM) in Russia, Bart Gorman.
Gorman è stato il secondo funzionario più importante dell'ambasciata statunitense a Mosca dopo l'ambasciatore e un membro chiave dell'alta dirigenza dell'ambasciata", ha affermato il portaovce della rappresentanza diplomatica statunitense.
Rebholz ha poi aggiunto che Gorman aveva un visto valido ed era in Russia da meno di tre anni.
Washington considera l'espulsione del diplomatico un "passo escalation" e sta valutando la possibilità di misure di ritorsione, ha aggiunto l'interlocutore di RIA Novosti.
Gorman è un diplomatico statunitense in carriera specializzato in sicurezza. In precedenza ha lavorato come vice segretario aggiunto e vicedirettore per le indagini e l'analisi delle minacce (TIA) presso l'Ufficio di sicurezza diplomatica.
È stato anche assegnato come ufficiale di sicurezza in numerose missioni diplomatiche statunitensi in tutto il mondo, tra cui Russia, Iraq, Giordania, Cina, Kazakistan e Armenia.
Mosca ha ordinato al vice ambasciatore statunitense Bart Gorman di lasciare la Russia in risposta all'espulsione dell'inviato dell'ambasciata russa degli Stati Uniti, ha spiegato la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova.
"Al diplomatico statunitense è stato effettivamente ordinato di lasciare la Russia, ma rigorosamente in risposta all'espulsione ingiustificata del ministro-consigliere della nostra ambasciata a Washington, nonostante il suo status di alto funzionario", si legge in una nota.
Come ha sottolineato Zakharova, il Dipartimento di Stato ha ignorato con aria di sfida la richiesta di Mosca di prolungare la permanenza del diplomatico russo almeno fino all'arrivo della "sostituzione".
"Di conseguenza, è stato costretto a partire senza un sostituto, il che ha esacerbato la già critica carenza di personale nella missione diplomatica russa, venutasi a creare a seguito della guerra dei visti scatenata dagli statunitensi", ha sottolineato la diplomatica di Mosca.
A tal proposito Zakharova ha ricordato che è stata la parte statunitense ad avviare le espulsioni nel settembre 2021, chiedendo la partenza di 55 diplomatici russi, impiegati amministrativi e tecnici in due fasi, fino al 30 gennaio e al 30 giugno di quest'anno.
Come osservato in precedenza dall'ambasciatore russo Antonov, negli Stati Uniti "continua la persecuzione contro i diplomatici russi" e in questa situazione Mosca si riserva il diritto di rispondere in maniera simmatrica in base al principio di reciprocità.
La Russia è stata completamente spogliata della sua presenza consolare sulla costa occidentale nordamericana, dove vivono decine di migliaia di russi. Inoltre, ci sono regolari espulsioni di massa di diplomatici russi. Washington ha anche fortemente inasprito la procedura per il rilascio dei visti.
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